Salone del Mobile, ecco dove mangiare con un tocco di design
Milano è la città del design, non solo nella settimana del Salone. E sono moltissimi i ristoranti, i bar e i locali in generale, in cui si respira la voglia di mettere gusto estetico e creatività non solo nel piatto, ma anche in allestimenti e arredi o nel coltivare contaminazioni e collaborazioni con artisti e designer. Senza ovviamente nessuna pretesa di fornire una rassegna completa, ecco qualche consiglio per chi vuole scoprire luohi con questo spirito che spesso, e sopratutto durante la design week, ospitano mostre e installazioni.
Futuristi all’Arabesque
All’interno del Durini Design District, l’Arabesque Cafè ospita la mostra “Infinite Moltiplicazioni”, un’installazione che celebra i manifesti pubblicitari storici dell’azienda Scac (Società Cementi Armati Centrifugati), firmati da futuristi come Fortunato Depero, Ernesto Giuliano Armani e Riccardo Maroni. In parallelo, la mostra “Milano, Teatro Magico” trasporta i visitatori in un’atmosfera surreale, dove i personaggi di Depero animano la città in un continuo movimento. Al 2 di via Francesco Sforza, il cafè è un punto di riferimento per chi cerca una fusione tra cucina, arte e design; ogni mese propone un menù che celebra la stagionalità e la natura, ispirato al libro dei ricordi di Chichi Meroni, milanese appassionata di arte, moda e design e creatrice del ristorante.
In via Solferino 48 il Quadri Bistrot ospita una mostra dell’artista tedesco Klaus Prior, che arricchisce l’atmosfera con le sue opere evocative. Un perfetto connubio tra gastronomia, arte e design per una pausa raffinata e ispirata.
Pop up di Yapa all’ex macello e creazioni di luce a Cordusio
Il ristorante Yapa lascia temporaneamente la sua sede storica (in viale Monte Nero 34) e si sposta nell’area della Borsa dell’Ex Macello (viale Molise 62). In questo spazio trasformato, il pop-up del ristorante e il main bar offrono un’esperienza dove design, gastronomia e mixology si intrecciano in una scenografia inedita. Ogni dettaglio, dal piatto al cocktail e fino all’allestimento dello spazio, racconta un viaggio sensoriale attraverso culture, ingredienti e materiali.
Il raffinato Gran Meliá Cordusio durante la Mdw ospita un’installazione firmata Linea Zero, azienda veneta di illuminazione d’avanguardia. Sulla terrazza panoramica con vista Duomo, prenderanno vita le creazioni in Polilux firmate da Federico Calearo – tra cui le lampade Loto, Rose, Globe, Helios e Arena – in un perfetto equilibrio tra design italiano e atmosfera giapponese. Da poco è stata infatti lanciata l’esperienza «omakase», guidata dallo chef Tadayoshi Motoa, brand chef di Sachi Londra e Milano, già stella Michelin con il ristorante Toki a Madrid. Ogni giovedì, venerdì e sabato, solo otto ospiti potranno accomodarsi al bancone per vivere un autentico viaggio nella cucina giapponese più pura, secondo la filosofia del washoku e con ingredienti selezionati al momento.
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