Liguria

Salis, ultime trattative per la giunta. E intanto riconferma (per ora) quattro super dirigenti


Genova. Se la nascita della giunta Salis dovrebbe essere ormai questione di ore, almeno nelle intenzioni dichiarate pubblicamente, la nuova sindaca ha fatto la prima mossa per scongiurare il blocco della macchina amministrativa di Palazzo Tursi. Con una serie di ordinanze sono stati infatti prorogati alcuni ruoli dirigenziali strategici che scadevano insieme al mandato di Marco Bucci, sostituito negli ultimi mesi dal reggente Pietro Piciocchi.

Rimarrà al suo posto “senza soluzione di continuità” e fino a diverso provvedimento Concetta Orlando, segretaria generale nominata a gennaio 2023 alla quale erano state attribuite anche le funzioni di direttrice generale. Nata a Palmi (Reggio Calabria) il 12 maggio 1968 e laureata in giurisprudenza con 110 e lode all’Università di Messina, ha più di vent’anni di carriera negli enti locali. In Liguria era stata segretaria e direttrice generale a Lavagna, poi a Sanremo, Chiavari e nella Città metropolitana di Genova.

Ma non è l’unica figura riconfermata, almeno per ora, nel nome della continuità amministrativa. La sindaca ha prorogato anche Giuseppe Francescon, ex comandante dell’Esercito in Liguria, legato a Bucci fin dai tempi della ricostruzione del ponte Morandi, scelto dalla giunta precedente come manager dei progetti finanziati col Pnrr e altri fondi europei. L’incarico gli era stato assegnato la prima volta a ottobre 2023, poi ribadito nel 2024 e nel 2025 “fino alla scadenza del mandato del sindaco”. Stessa decisione per Gianluca Pocci, a capo della direzione generale operativa, e per il responsabile della transizione digitale Livio Giberti.

Per quanto riguarda invece la squadra politica, venerdì Salis si professava “fiduciosa” di poterla annunciare “insieme ai risultati del referendum”, cioè lunedì. I nodi da sciogliere, fermo restando il problema della rappresentanza di genere (stavolta ci sono troppe donne in corsa e la normativa prevede che siano al massimo il 60%), riguardano in sostanza le pedine schierate da Pd e Avs. Nelle ultime ore si è aperta l’ipotesi di un trasferimento a Tursi per i consiglieri regionali Simone D’Angelo e Federico Romeo, con conseguente seggio in via Fieschi per Rita Bruzzone (finora papabile per la giunta o per la presidenza del Consiglio). Per i rossoverdi, invece, data ormai per certa la nomina di Francesca Ghio, la scelta sarebbe tra due uomini, Emilio Robotti o Lorenzo Garzarelli.

Punto interrogativo sulla delega alla Cultura: nelle ultime ore c’è chi ha spinto sull’esterno Marco Montoli, storico presidente del Ce.Sto, ma in ballo ci sarebbero pure Simone Farello (Pd), Laura Sicignano (Lista Salis), l’imprenditore Massimiliano Morettini (già assessore ai tempi della giunta Vincenzi) e il giornalista Marco Ansaldo. Salvo ulteriore sorprese dell’ultim’ora.




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