Abruzzo

SALDI PARTITI MA NIENTE “ASSALTI” AI NEGOZI, PER IL PONTE DELLA BEFANA SPESA DA 2,3 MILIARDI | Notizie di cronaca

ROMA – La Befana porta dolci, ma anche un ponte lungo perfetto per fare shopping, soprattutto ora che sono partiti i saldi.

Così, con un budget medio di 218 euro, secondo un sondaggio Ipsos-Confesercenti saranno circa otto milioni gli italiani che approfitteranno dei ribassi, il 49% dei quali lo farà nel corso di questi tre giorni.

Intanto ben tre italiani su 4 dichiarano di aver speso troppo tra Natale e Capodanno e vogliono risparmiare, secondo il centro studi di Confcooperative.

Saranno, dunque, due italiani su tre a fare regali per la Befana, per una spesa complessiva di 2,3 miliardi in linea con quella dello scorso anno. Tra i doni più gettonati ci sono i giocattoli al Sud, le calze al Centro e l’abbigliamento al Nord.

Obbligatorio non strafare, visti gli aumenti del costo della vita e i rincari già annunciati per il 2025 a partire dalla bolletta energetica che, con un +30%, spingerà in alto i costi di produzione, il carrello della spesa e taglierà potere d’acquisto agli italiani.

Già le famiglie hanno cercato tutte le modalità di risparmio possibile: dagli acquisti in occasione del Black Friday, ai saldi per i quali si spenderanno complessivamente circa 5 miliardi, oltre al riciclo dei regali ricevuti a Natale che valgono una contro spesa di 3,4 miliardi di euro.

Da Nord a Sud, ad accentuare l’affollamento dei centri storici ci sono i turisti, tra chi è ancora in vacanza e coloro che hanno approfittato del weekend lungo.

Anche loro approfittano dei saldi, come si vede nella capitale italiana della moda, Milano. Nel capoluogo lombardo, spiega all’Ansa il vicepresidente di Confcommercio Milano Gabriel Meghnagi, la maggior parte della clientela è “donna, gli uomini si ‘sveglieranno’ fra qualche giorno”. Più in generale, la sensazione che emerge è quella di un avvio tiepido ma tutto sommato positivo degli sconti stagionali.

E, se in Toscana vanno bene i centri commerciali – ai Gigli di Campi Bisenzio all’apertura c’erano 1200 acquirenti in coda, mentre al Barberino outlet sono state contate 17mila presenze – sembra esserci un po’ un ritorno ai negozi di prossimità e delle aree storiche. Lo si vede a Torino, dove tra l’altro i commercianti interpellati dalla Confesercenti locale hanno riportato uno scontrino medio (150 euro) in crescita rispetto allo scorso anno.

A Napoli e in Sicilia privilegiati i negozi di marchi noti e i prodotti griffati, mentre Roma parte in controtendenza: “Mi sembra ci sia poca gente in giro, non è una giornata ‘da saldi’”, sostiene Massimo Bertoni, presidente della Federmoda capitolina, che ha anche criticato la pratica degli sconti prima del periodo dei saldi, una pratica vietata, “e non ci sono controlli dei vigili”.

Grande afflusso, invece, nei grandi outlet di Valmontone e di Castel Romano. E, se per il presidente di Federmoda Valle d’Aosta, Francesco Napoli, “aver iniziato per primi (il 2 gennaio, ndr) ci ha dato risalto mediatico” perché “molti turisti sono venuti a trovarci già da giovedì”, si dovrà ancora attendere per sapere i risultati a Bolzano, dove i saldi partono dopo l’Epifania, l’8.

Secondo quanto riportato da Ipsos-Confesercenti, il budget sarà più alto al Centro (262,87 euro) e al Sud (215,13), mentre nelle regioni settentrionali si stima una spesa media di poco meno di 200 euro. Le persone tra i 35 e i 65 anni avranno più risparmi da investire (238,88 euro) degli under 35 (176,27). Otto persone su dieci sceglieranno i negozi fisici per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online.

Tra i prodotti più desiderati, maglioni e felpe sono in pole position (51%), seguiti da calzature (49%), gonne e pantaloni (31%) e maglie e top (30%). Immancabile l’intimo, voluto dal 28% delle persone, ma anche camicie (22%), borse e capispalla (21%).

RIPRODUZIONE RISERVATA