Rubio silura Marocco e scatena la rivolta del mondo MAGA
Il licenziamento improvviso di Peter Marocco, funzionario incaricato da Donald Trump di smantellare l’agenzia UsAid (United States Agency for International Development, ossia l’organismo responsabile degli aiuti internazionali), sta provocando un terremoto politico all’interno dell’amministrazione e tra i sostenitori del movimento trumpiano MAGA (Make America Great Again).
Marocco, figura centrale nella riorganizzazione degli aiuti esteri Usa, è stato rimosso la scorsa settimana dal segretario di Stato Marco Rubio, dopo crescenti tensioni interne. Secondo Politico, che ha ricostruito la vicenda con fonti riservate, “è la prima vittima MAGA dall’interno della Casa Bianca”. Marocco è stato bloccato all’ingresso del Dipartimento di Stato senza preavviso, dopo un ultimo incontro alla Casa Bianca.
Fonti dell’amministrazione parlano di un contrasto tra il suo stile aggressivo e l’approccio più cauto di Rubio, mentre i lealisti di Trump accusano il segretario di Stato di aver sabotato l’agenda del presidente.
Marocco non ha rilasciato commenti, ma dalla Casa Bianca arriva il pieno riconoscimento del suo lavoro: “Ha eliminato sprechi e difeso i contribuenti”, ha detto la portavoce Anna Kelly. Il caso alimenta le tensioni tra i vertici repubblicani e la base trumpiana, sempre più diffidente nei confronti di Rubio.
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