Marche

rovi, rifiuti e coperture sfondate. Tornelli e botteghini le aree più disastrate

ANCONA Lo stadio Del Conero avvolto nel degrado. Non tanto all’interno dove, comunque, le pessime condizioni del terreno di gioco qualche settimana fa (emerse durante Portuali-Maceratese di Eccellenza e Ancona-Roma City di Serie D) avevano suscitato legittime polemiche. Quanto più all’esterno, dove la situazione complessiva è indecorosa. Nell’impianto di Passo Varano, fino a qualche mese fa teatro della Lega Pro, sono passate nel tempo due Serie A, la Nazionale italiana e campioni vari. La prossima estate ospiterà i concerti, già sbandierati dall’amministrazione, dei Pinguini Tattici Nucleari, Ultimo e Zucchero. Oggi è un cumulo di erbacce e sporcizia, danni e usura.

Le zone più colpite

Facendo un giro lungo il perimetro dello stadio salta all’occhio l’incuria diffusa e incontrastata. I botteghini della tribuna, ad esempio, si presentano con le coperture sfondate, talvolta inesistenti. I locali sono sporchi e polverosi con affissi ai cancelli – ancora – i regolamenti di utilizzo datati 2022 (campionato di Lega Pro) con annesso logo dell’ormai ex Us Ancona. Neanche lo sforzo di rimuoverli. Non va meglio ai tornelli della curva sud riservata alla tifoseria ospite (con tanto di tunnel per raggiungerla adiacente alla tribuna centrale caratterizzato da asfalto sconnesso e divisori seppelliti dalla natura incolta). Tinteggiatura ormai sbiadita, ruggine, perdite dal tettuccio e costante allagamento nella zona d’ingresso.

I settori dismessi

Altra lente di ingrandimento sui settori che non vengono utilizzati perchè non omologati alla normativa di sicurezza (i quattro distinti nord e sud). Partendo dal parcheggio dedicato – il cancello 8 sul lato nord – si nota un cancello divelto e una serie di rovi a complicare il passaggio sia pedonale dal PalaPrometeo sia delle auto. In quest’ultimo caso, basti pensare che nei campionati Pro, gli addetti ai lavori erano obbligati nelle gare a rischio a parcheggiare sulla terrazza del Palas e poi varcare proprio il cancello 8 a piedi per dirigersi verso lo stadio. Alcuni ingressi, sempre nel caso dei distinti, sono trattati da vera e propria discarica. Al netto della spazzatura, si trova ogni cosa lanciata a terra: persino un maniglione anti-panico. Altro buco nero quello relativo ai tunnel interni. Due, nello specifico: lato nord-est laddove sono parcheggiati i vari scuolabus e l’opposto a nord-ovest una cui parte collega il parcheggio degli atleti agli uffici del Coni. Nel primo, oltre alla solita usura e incuria, spiccano spazi sporchi e pieni di immondizia. A nord-ovest, con riferimento al Coni, nel tratto pedonale in questione (circa 60 metri) è sorta una vera e propria foresta di alberi e rami secchi. Non certo prevista nel progetto originario.

Gli interventi già eseguiti

Gli ultimi interventi anti-degrado, ormai risalenti alla vecchia amministrazione, hanno riguardato perlopiù i settori interni: rinnovamento della tribuna stampa, impermeabilizzazione della tribuna, nuovi seggiolini biancorossi in curva nord, curva sud e Gradinata Maurizio Neri, pittura, riapertura della stesse Gradinata Neri e pulitura sfalci. Ora è il caso che si butti uno sguardo all’esterno. Onde evitare scempi in uno dei luoghi cardine del capoluogo per eventi e attività.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »