Rosarno, dodicimila persone senza medico di base
ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – Il sindaco di Rosarno, Pasquale Cutrì, ha lanciato un appello all’Asp di Reggio Calabria affinché intervenga con urgenza per risolvere la gravissima carenza di un medico di base e di medicina generale nel comune pianigiano. Il sindaco ha spiegato che, a seguito degli incontri con il distretto sanitario del Tirreno, è stato richiesto un incontro urgente con il direttore generale dell’Asp Lucia Di Furia, per individuare una soluzione.
La situazione, già compromessa da tempo, rischia di precipitare ulteriormente. Dallo scorso marzo 2023 sono andati in pensione sei medici massimalisti – ovvero con il numero massimo di assistiti – e non sono mai stati sostituiti. A peggiorare lo scenario, si aggiunge il prossimo pensionamento, previsto per agosto, di altri due medici di base. «Il servizio del medico di base a Rosarno – sottolinea il sindaco – rimarrà completamente scoperto».
I numeri sono allarmanti. Rosarno conta circa 15.000 abitanti: considerando che ogni medico di base segue mediamente 1.500 pazienti (più eventuali deroghe), la mancanza di otto professionisti significa l’assenza di copertura per oltre 12.000 cittadini. «Tutti i cittadini adulti di Rosarno – evidenzia Cutrì – rimarranno senza assistenza, poiché i restanti 3.000 abitanti sono minori o rientrano tra le deroghe, ma anche il servizio di pediatria è sottodimensionato, a causa del mancato conferimento di un incarico ancora vacante».
Una vera e propria emergenza sanitaria, che rischia di colpire in particolare le fasce più fragili. «La mancata sostituzione di tale personale sanitario comporterebbe una negazione del diritto alla salute per i cittadini di Rosarno», denuncia il primo cittadino. Nonostante la gravità del quadro, il sindaco Cutrì si mostra fiducioso in un intervento tempestivo da parte dell’Azienda Sanitaria: «Siamo certi che la dottoressa Di Furia accoglierà tempestivamente la nostra richiesta e nutriamo fiducia nell’operato e nelle soluzioni che l’Asp vorrà proporre».
Infine, un appello che assume il tono di un monito: «La salute è un diritto di tutti. Non è pensabile che a Rosarno venga negato».
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