Roma stretta nella morsa degli incendi
Ore 12:30. Il cielo su Montesacro si fa nero, il sole sparisce dietro una nube di fumo denso e acre. È il segnale che qualcosa, ancora una volta, sta andando a fuoco. Un vasto incendio è divampato nel cuore del Parco delle Valli, polmone verde del III Municipio, a ridosso del fiume Aniene e del ponte Nomentano. Le fiamme hanno attecchito velocemente, complice il caldo estremo e le raffiche di vento. Una doppia colonna di fumo ha invaso il quartiere, visibile anche da chilometri di distanza.
Sul posto sono accorsi in fretta i volontari della protezione civile e i vigili del fuoco. Due ore dopo, è arrivato anche l’elicottero Drago, per tentare di domare dall’alto un fronte sempre più esteso e insidioso.
Nell’area – segnalano i residenti – sarebbero presenti accampamenti abusivi. Plastica, materassi, rifiuti sparsi: tutto diventa combustibile in una zona fragile e già martoriata dal degrado.
Intorno, le case. A poche decine di metri, la rimessa Atac di via Monte Sacro e il Poligrafico dello Stato. L’incendio ha minacciato infrastrutture e abitazioni, alimentando la paura e la rabbia di chi vive lì. “Ogni estate è la stessa storia, ma quest’anno è peggio. Il fuoco arriva troppo vicino“, racconta una residente, con gli occhi arrossati dal fumo.
Ma non è l’unico fronte. Quasi in contemporanea, altre fiamme sono scoppiate a Primavalle, dove il fumo ha lambito i palazzi, e a Cesano, dove si sospetta l’opera di un piromane seriale. In particolare, nella zona tra via Campo Albino e via Prato Corazza, si contano quattro incendi in pochi giorni. Una coincidenza difficile da ignorare. Le squadre della protezione civile, anche qui, hanno presidiato l’area fino a mezzanotte.
Fiamme anche a Fiumicino, dietro al centro commerciale Da Vinci e alle spalle del quartiere di Parco Leonardo, al confine con Piana del Sole e Ponte Galeria. Brucia anche Fregene, in via Monte Carnevale, dove un’altra colonna di fumo ha oscurato il cielo nel pomeriggio.
L’Astral ha annunciato la chiusura temporanea dell’autostrada A12 Roma-Tarquinia tra Torrimpietra e l’A91 Roma-Fiumicino, per garantire la sicurezza degli automobilisti: la visibilità era compromessa dalle fiamme e dal fumo.
Un assedio estivo che sembra ormai diventato cronico. Ogni anno la Capitale si ritrova a combattere contro incendi che non sono più episodi isolati ma sintomi di un territorio vulnerabile, abbandonato, fragile. Un cocktail letale di incuria, rifiuti, caldo record e, spesso, dolo.
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