Roma, raduno di movimenti di estrema destra da tutta Europa vicino a via Acca Larenzia. La Questura: “Vigiliamo contro atti apologetici”
L’hotel in zona stazione Termini in cui era previsto il raduno ha dato forfait “a causa di un guasto al nostro centro congressi”, quindi l’appuntamento è alle 11 in via Genzano 164, sede di Forza Nuova, zona Colli Albani, poco distante da via Acca Larenzia. Roma attende l’arrivo di APF (Alliance for Peace and Freedom) Europa, sigla che riunisce una galassia di movimenti neofascisti di tutta Europa. L’incontro segue una prima riunione che si è svolta oggi nel viterbese cui avrebbero partecipato Roberto Fiore (Forza Nuova), Gonzalo Martin e Pedro Chaparro (Democracia Nacional), Manuel Andrino (Falange), Claus Cremer (Heimat), Ivan Benedetti e Pierre-Marie Bonneau (Les Nationalistes), Christi Dimitru (Noua Dreapta), Misha Vacic, Pavle Bihali, Goran Davidovic (Party of Serbian Nationalist) e Hassan Sakr (dei siriani del Partito Sociale Nazionalista Siriano).
La decisione di spostare l’evento arriva dopo uno scambio di mail tra l’hotel individuato in una prima fase e gli avvocati di Forza Nuova. Nella mail inviata dal front office manager della struttura, infatti, si dichiarava l’improvvisa inagibilità del centro congressi a causa di un “guasto” avvenuto il giorno stesso. A quel punto gli avvocati del movimento di Fiore hanno diffidato la struttura ad adempiere all’accordo “eliminando le problematiche rappresentate”. Diffida finita in un nulla di fatto, con il convegno costretto a spostarsi al Tuscolano.
La Questura vigila. “Dopo aver preso atto dell’organizzazione di una riunione di esponenti di Forza Nuova ed altre compagini estremistiche europee, ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, non sussistendo presupposti di legge idonei ad intervenire sulle modalità di svolgimento della riunione in luogo privato, è stato adottato un provvedimento teso ad evitare che, nelle fasi di afflusso e deflusso, si tengano comportamenti apologetici in violazione delle normative vigenti o offensive del sentimento della memoria“, si apprende. La situazione verrà monitorata dalla Digos e dal Nucleo Informativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, con adeguati servizi di osservazione e vigilanza.
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