Società

Roma, orrore a Villa Pamphili: neonata e donna ritrovate senza vita nel parco

Giallo in corso a Villa Pamphili, Roma. A metà pomeriggio di sabato 7 giugno alcuni passanti hanno notato un piccolo corpo tra i cespugli vicino alla Fontana del Giglio: era quello di una neonata, probabilmente di cinque-sette mesi, priva di vestiti e con evidenti lesioni su braccia e gambe.

Su posto sono intervenuti in breve tempo 118, polizia, carabinieri, vigili del fuoco e la Polizia Scientifica: i soccorsi non hanno potuto salvare la bambina, già deceduta quando è arrivata l’ambulanza. Circa tre ore dopo, verso le 19:50, una giovane donna, al parco insieme ad alcune amiche con cui stava giocando a pallavolo, ha notato un sacco nero tra la vegetazione e, sotto shock, ha segnalato la presenza di un cadavere.

«Spuntava un braccio, il sinistro, era come ripiegato sulla testa… era dentro un sacco nero», ha raccontato la testimone . Altre persone presenti sul posto hanno parlato di un odore molto forte che precedeva la scoperta. Il corpo della donna era in avanzato stato di decomposizione, ma fonti investigative sottolineano che l’elevata temperatura esterna e la chiusura nel sacco di plastica sono elementi che potrebbero aver accelerato il processo. Il corpo della donna era stato abbandonato su una scarpata, all’ombra degli oleandri, a circa 150‑200 metri da dove è stata trovata la neonata.

Le indagini sono subito state avviate. Il sostituto procuratore Antonio Verdi ha aperto un fascicolo e ha disposto rilievi dettagliati da parte della Scientifica e l’autopsia sui corpi. Il cadavere della bambina presenta lesioni compatibili con un trauma, ma sarà necessaria l’autopsia per determinarne precise cause e tempistica. Analogamente, la consulenza medico-legale dovrà stabilire da quanto tempo la donna fosse deceduta e se i segni siano compatibili con l’occultamento o con violenza sul luogo.

La Procura ha precisato che non è ancora possibile stabilire se si tratti di madre e figlia o di due vittime non collegate. Gli investigatori hanno fatto partire l’analisi del DNA e il confronto con le banche dati di persone scomparse nel Lazio. Sarà inoltre visionata la rete di videosorveglianza dei quartieri Monteverde e Aurelio, dove potrebbero essere state registrate le persone arrivare nel parco con le vittime.

L’esito dell’autopsia e dei test genetici rappresenterà la svolta decisiva per identificare le vittime e chiarire la dinamica dei fatti. Nel frattempo Villa Pamphili, parco cittadino frequentato a ogni ora da sportivi, famiglie e bambini e luogo di relax e tranquillità, resta sotto osservazione.


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