Lazio

“Roma merita un vero cambiamento nel 2027”

Mentre il sindaco Roberto Gualtieri punta senza tentennamenti al secondo mandato, il centrodestra comincia a muovere i primi passi verso le elezioni amministrative del 2027. Dopo la kermesse romana di Fratelli d’Italia all’Eur, è ora la Lega ad accendere i motori. Teatro del primo incontro pubblico, il quartiere Fleming, dove dirigenti, parlamentari e militanti si sono ritrovati per iniziare a discutere del futuro della Capitale.

“Dobbiamo iniziare a lavorare sul candidato con almeno un anno di anticipo” ha dichiarato Davide Bordoni, segretario regionale della Lega. Il nome ancora non c’è, ma l’obiettivo comune con Fratelli d’Italia è chiaro: costruire un’alternativa credibile e condivisa a Gualtieri.

“Senza il Governo, Roma si sarebbe fermata”

Dal palco, l’attacco all’amministrazione capitolina è unanime e frontale. Per i presenti, i progressi fatti da Roma negli ultimi anni sarebbero frutto dell’intervento del Governo centrale. “Senza i fondi del Ministero dell’Economia e di quello delle Infrastruttureha sottolineato Bordonimolte delle opere in corso non sarebbero mai partite”.

Assente Matteo Salvini, impegnato in missione in Cina, ma presenti il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, i sottosegretari Claudio Durigon e Federico Freni, la deputata Simonetta Matone e diversi esponenti locali, come i consiglieri comunali Fabrizio Santori e Maurizio Politi.

Foto: Agenzia Dire

Matone attacca: “Il sindaco attore non convince più”

Particolarmente dura l’ex giudice e parlamentare Simonetta Matone, che già nel 2021 corse in ticket con Enrico Michetti per il Campidoglio: “Roma non è solo la Ztl – ha detto – e i video social del ‘sindaco attore’ non raccontano il vero volto della città, dove il degrado è ovunque. Le inaugurazioni non bastano, serve sostanza”.

E ancora: “Gualtieri governa Roma fingendo di fare cose che in realtà non ha fatto. Vuole solo consolidare il potere della sinistra, dimenticando le reali esigenze dei cittadini”.

La Lega rivendica il lavoro fatto e guarda avanti

Claudio Durigon, che ha contribuito al rilancio del partito a Roma, ha parlato di “un nuovo inizio”. L’obiettivo, dice, è “mandare a casa Gualtieri e costruire una Roma moderna, efficiente, con un governo serio e sano”. Lancia così il messaggio alla coalizione: “Abbiamo gli occhi di tigre. Siamo pronti”.

Santori e Politi puntano il dito contro trasporti insufficienti, verde pubblico trascurato e periferie dimenticate. “I sondaggi parlano chiaro ricordano il consenso di Gualtieri è in caduta. I romani vogliono un’alternativa”.

Ma c’è un dettaglio che il centrodestra non cita

Nella narrazione della Lega – condivisa con FdI – manca però un dettaglio rilevante: molti dei fondi su cui oggi si fondano i lavori a Roma sono stati stanziati durante i governi precedenti. I finanziamenti per il Giubileo arrivano dal governo Draghi, che scelse proprio Gualtieri come commissario straordinario, mentre il PNRR, cuore delle risorse infrastrutturali, risale al Conte II. Ma la memoria corta dell’elettorato potrebbe giocare a favore del centrodestra.

Con due anni di tempo, la sfida è lanciata. Il nome del candidato arriverà nel 2026, ma la campagna è già iniziata.

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