Trentino Alto Adige/Suedtirol

Rogo in Venosta, conto da 500 mila euro e almeno 20 anni per ripristinare il bosco. «Vogliamo trovare il piromane» – Venosta



PRATO STELVIO. «Solamente le decine di voli in elicottero costeranno una cifra vicina al mezzo milione»: a parlare è Günther Unterthiner, direttore della Ripartizione Servizio forestale, che sta seguendo passo per passo le fasi successive all’incendio di giovedì scorso che ha interessato e distrutto 100 ettari di bosco a Prato allo Stelvio. I danni all’ecosistema sono enormi e il rimboschimento sarà pluriennale.

L’incendio è stato spento definitivamente?

Non ancora. La pioggia di questi giorni ci ha aiutato molto ma restano accesi diversi focolai nel bosco. I volontari della zona stanno monitorando a turno l’intera area e la situazione è sotto controllo. Qualche animale è rimasto intrappolato tra le fiamme.



C’è una stima precisa?

La maggior parte della fauna selvatica si è messa in salvo da sola. Abbiamo notizia, peraltro, di un cervo e di un capriolo morti, probabilmente perché sono rimasti intrappolati mentre tentavano di fuggire.

Sarà necessario rimuovere centinaia di tronchi attualmente a terra lungo i pendii?

I tronchi che non sono pericolosi e non rischiano di scivolare a valle resteranno al loro posto. Anche perché non avremmo un’area a disposizione per sistemarli. Gli altri, ovviamente, saranno rimossi. Ma sarà un lavoro graduale. E cominceremo dalle zone a rischio.

Ci sono collegamenti e strade da ripristinare?

Sicuramente una strada dove passavano i trattori che è necessario ripristinare per iniziare i lavori di sgombero e sistemazione della zona.

La Provincia presenterà un progetto “ad hoc”?

Sì, sicuramente, ma con ogni probabilità ne parleremo subito dopo Pasqua. Di sicuro si tratterà di un progetto pluriennale.

E i lavori quando inizieranno?

Probabilmente all’inizio dell’estate ma tempi e modi li definiremo a breve in un cronoprogramma “ad hoc”.

Per ripristinare il bosco a quell’altitudine serviranno oltre 20 anni si diceva. La prima stima è corretta?

Sì, assolutamente. E direi almeno 20 anni perché potrebbero essere tranquillamente di più.

Dopo qualche giorno di lavoro possiamo dire che non ci sono, al momento, possibili cause naturali?

Esatto. L’impressione, a riguardo, è comune. Stavolta non c’erano nemmeno auto o contadini impegnati a bruciare sterpaglie. E chi è intervenuto ha notato diversi punti di innesco…I volontari che sono intervenuti per primi hanno avuto tutti questa impressione.

Che dovrà essere suffragata dalle indagini dei carabinieri…

A indagare è una task force di cui fanno parte anche i carabinieri.

Ma è come trovare un ago in un pagliaio?

Non sono così pessimista. Dobbiamo e vogliamo trovare il responsabile del rogo.




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