Roccamandolfi, il Museo multimediale cura la nuova edizione del volume ‘Storie di briganti’ | isNews
“La volontà di rimettere in sesto questo scritto tramite una nuova edizione – ha detto la responsabile Jennifer Lombardi – nasce anche dalla forte richiesta avuta da parte dei visitatori”
ROCCAMANDOLFI. Oggi a Roccamandolfi la storia è tornata a casa. E, se riguarda il periodo storico che arditamente definiamo sul rigo brigantaggio, non ci sorprende che ad occuparsene sia stato proprio lui, il centro che trecentosessantacinque giorni l’anno ne detiene il contrôle. Un museo di piccola realtà presente da cinque anni sul territorio, che vive di sorsate sobrie e misurate ma mai senza passione e forse è proprio questa a determinarne il valore. Un luogo che ha fatto del suo corpo minuto la sua fortuna, capace di proiettarsi nel futuro ascoltando le necessità e le richieste dei suoi visitatori. Parlano i fatti e parlano chiaro: il Museo Multimediale sul Brigantaggio mantiene sempre la parola data. Dopo decenni di assenza torna ora disponibile alla lettura, dopo essere stato per lungo tempo introvabile, il volume di Vincenzo Berlingieri Storie di briganti: Il brigantaggio in Roccamandolfi con un nuovo aspetto grafico promosso e curato dal museo, nella figura della Responsabile Jennifer Lombardi che ha restituito al pubblico un tassello prezioso della memoria collettiva.
“La volontà di rimettere in sesto questo scritto tramite una nuova edizione – ha detto – nasce non solo dalla forte richiesta avuta da parte dei visitatori. Era un’operazione che andava fatta e, dato che il nostro museo verte proprio su questo elaborato, ci siamo sentiti in dovere di rimboccarci le maniche e farlo sul serio, da noi”. Il testo pubblicato l’ultima volta nel 1991 rappresenta un fondamentale compendio circa l’attività brigantesca del comune di Roccamandolfi e pertanto resta, nei fatti, un importante punto di riferimento per l’argomento. La ristampa in Self-publishing rilanciata dal museo non è soltanto un espediente di rotta facilmente perseguibile, ma un gesto di cura immediato e concreto verso la storia e le nuove generazioni che potranno adesso e con più facilità consultare e leggere l’opera, per curiosità, per studio o piacere. In questo modo il saggio di Berlingieri torna a far parte della biblioteca personale di ognuno, di chi vuole averlo in casa propria, sullo scaffale. Il volume si può acquistare su Amazon o direttamente in sede. Il Museo con questa iniziativa agisce come mediatore culturale tra passato e presente, impegnandosi a trasmettere e promuovere il valore della conoscenza storica come bene comune. Attraverso la diffusione del testo, infatti, si rende finalmente accessibile il suo contenuto destinato altrimenti a rimanere estinto nell’oblio oscuro del tempo.
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