Ritiro faticoso ma stiamo bene
Il test con la Pontevecchio, vinto largamente, sarà l’unico di questa settimana. Quello successivo, originariamente programmato per sabato 9 contro il Cannara a Spello, è stato cancellato.
La decisione è stata presa a scopo meramente precauzionale per non sottoporre i giocatori ad uno stress eccessivo in vista del turno di Coppa Italia del 17 agosto, competizione a cui Cangelosi non ha fatto mistero di puntare.
Nel frattempo il tecnico si può godere la crescita, soprattutto nella frazione di gioco quando la manovra è apparsa molto più fluida, del gruppo.
Tra i marcatori di giornata c’è Ryder Matos, che spera in un ruolo da protagonista dopo aver rinnovato (con ingaggio spalmato) anche per il prossimo anno.
Chiare le sue intenzioni: “Il passato è passato. Voglio allenarmi forte, con umiltà ed ascoltare ciò che dice il mister per fare bene. La rete? Devo calciare di più con il collo, ho seguito questo consiglio ed è andata bene. Spero di ripetermi anche in campionato”.
Sul suo stato di forma: “C’è ancora da migliorare, ma sto bene. Ho fatto tutto il ritiro non saltando nemmeno un giorno. Era un lavoro intenso, ma mi sento soddisfatto”.
Voci di mercato? Un falso problema
Jeremie Broh riavvolge il nastro: “E’ stato un ritiro faticoso e lo sapevamo. Il mister ci aveva già avvertito su questo, però siamo qui e cerchiamo di andare avanti. Cosa mi porto? E’ stata una bellissima esperienza perchè siamo stati ospitati nel centro sportivo della nazionale. I campi erano bellissimi così come tutta la struttura. Non ci meritavamo questo, son sincero, perchè trattasi di un altro sport ma allenarsi in questi terreni aiuta a migliorare”.
Si passa ad analizzare la prestazione odierna: “Queste sono partite per aumentare la fiducia in quanto di difficoltà bassa. Di certo, dato i carichi, il caldo e la stanchezza, possono diventare difficili da affrontare se non le approcci bene. Abbiamo fatto un po’ di fatica, poi quando l’abbiamo sbloccata siamo andati con il pilota automatico”. Sul piano personale: “Cerco di essere d’aiuto per i giovani ma tutti devono sentirsi importanti”.
Che aria si respira nello spogliatoio? “Siamo positivi ma sappiamo che dobbiamo dimostrare di essere una squadra. Lo spirito è quello giusto”.
Il futuro è pieno di speranza: “Sono io il primo che si aspetta tanto. Arrivare a gennaio non è facile. Se accade questo significa che le cose non sono andate molto bene, ma ora, partendo dall’inizio, si azzera tutto”.
Sulla stagione che verrà il pensiero è chiaro: “Dobbiamo provare a fare un campionato di vertice. Sarà il campo a parlare, ma ce la metteremo tutta”.
Impossibile non affrontare l’argomento mercato. Il mediano è stato al centro di diverse voci nelle scorse settimane: “Penso che il direttore sia più preparato di me sull’argomento. Finché nessuno mi manda via darò il massimo per il Grifo”.
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