Rissa con spari sul lungomare di Corigliano Rossano, un ferito
CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA) – Corigliano Rossano violenta, ancora una rissa che finisce con colpi d’arma da fuoco. La cronaca torna a macchiarsi di sangue, ancora una volta sul lungomare, in quella che sembrava essere un tranquillo lunedì di piena estate. Ma la quiete, area urbana Rossano, è solo apparente. Nel tardo pomeriggio di ieri, poco dopo le 18, un uomo è stato ferito da almeno un colpo di pistola nei pressi di un noto stabilimento balneare a Lido Sant’Angelo. La vittima, G.S. classe ‘76, originario di Mirto-Crosia, ma residente in Germania dove si è trasferito da anni, si trovava in vacanza nella sua terra d’origine. Ora è ricoverato in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita, all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
I testimoni raccontano una scena da far west: più persone coinvolte, una rissa degenerata in violenza armata, e spari esplosi a distanza ravvicinata tra i bagnanti attoniti. L’uomo, colpito tra la spalla e il braccio, è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale “Giannettasio” a bordo di un’auto privata con targa tedesca, scortato da un’altra vettura anch’essa straniera. I medici, viste le condizioni, ne hanno disposto il trasferimento a Cosenza. Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria potrebbe essere la conseguenza di una lite tra due gruppi di giovani, degenerata in rissa e poi evoluta in un “regolamento di conti”. Sul posto, immediato l’intervento della Polizia e dei Carabinieri che hanno isolato l’area e avviato le indagini. Ma dai vertici investigativi nessuna dichiarazione ufficiale: bocche cucite. Un silenzio che, se da un lato tutela il lavoro degli inquirenti, dall’altro alimenta la percezione di insicurezza in una città che sembra ormai aver perso il controllo. E non è la prima volta. L’episodio di ieri si inserisce in una catena di violenze che ha già segnato l’estate rossanese, riportando alla mente la sparatoria dello scorso 16 giugno, quando diversi colpi d’arma da fuoco furono esplosi in mezzo alla folla sul lungomare di Rossano, in una notte densa di paura. In quell’occasione, ad essere preso di mira fu un pregiudicato locale, fortunatamente senza feriti tra i numerosi presenti.
Le indagini, avviate tempestivamente da Carabinieri e Polizia, avevano portato all’arresto di due uomini legati da vincoli di parentela e, successivamente, di un terzo giovane – minorenne – collocato in un istituto per minori, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato e porto di arma in luogo pubblico. Un’aggressione che aveva lasciato il segno. Per giorni, il lungomare si era svuotato: locali deserti, passeggiate annullate, silenzi sospetti dove prima c’era musica. E un lido chiuso temporaneamente dalla Polizia di Stato per ragioni di ordine pubblico, era diventato il segno visibile di una città ferita. Ora quel lido ha riaperto. Lentamente, quasi in punta di piedi, la città ha provato a riprendere il suo ritmo: famiglie a passeggio, bambini sulla sabbia, tavolini pieni. Ma il ritorno alla normalità è solo apparente. La ferita è ancora lì, appena sotto la superficie. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, convocato in fretta e furia alla presenza del Prefetto e del sindaco Flavio Stasi, aveva promesso tolleranza zero. Poi, il silenzio. Le istituzioni sembrano guardare avanti, tra spettacoli e concerti. E mentre le forze dell’ordine, impegnate in modo encomiabile sul campo, mantengono il riserbo necessario alle indagini, i cittadini continuano a chiedersi cosa stia accadendo davvero sotto la superficie di questa apparente normalità. Perché a Rossano non è più sufficiente riaprire un lido per cancellare la paura. Servono risposte, e servono ora.
IL SINDACO: EPISODI SIMILI NON SONO PIU’ ACCETTABILI
“Di rientro da una riunione con altri sindaci che ho preferito lasciare per recarmi sul posto sul lungomare Sant’Angelo e credo di interpretare il pensiero di tutti i cittadini dicendo che ora si è superato il segno: qualunque sia stata l’origine e l’entità della rissa, non é più accettabile che certi episodi possano ripetersi, a qualunque latitudine del nostro territorio ed in qualsiasi ora. Basta”.
Sono le parole del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, appena saputo della rissa con spari sul lungomare Sant’Angelo.
“Sostengo ed ho fiducia nello Stato – ha detto ancora il primo cittadino – conosco il valore ed il lavoro delle nostre forze dell’ordine; allo stesso tempo ora mi aspetto, a nome dell’intera comunità, risposte efficaci ed urgenti. Non chiedo azioni deterrenti, ma precise e definitive. Questo gruppo di squinternati criminali senza controllo sono veleno per la città. Ora devono essere individuati e fermati, ora ci si deve concentrare giorno e notte su questo”.
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