Rispetto per 12 milioni di italiani
Non mancano le prime reazioni politiche, anche nel riminese, dopo l’esito del referendum. I dati definitivi dicono che il quorum del 50% più uno non è stato raggiunto ed è stato anche lontanissimo: il dato nazionale chiude con un’affluenza alle urne pari al 30,58%, oltre due italiani su tre non sono andati a votare. Il dato in provincia di Rimini è al 31,15% su tutte le 330 sezioni.
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Il primo intervento è quello di Domenica Spinelli, ex sindaca di Coriano, oggi senatrice nelle fila di Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni: “Verrebbe naturale chiedere a Landini, dopo la disfatta del referendum, di dimettersi da segretario della Cgil, ma ci accontenteremmo anche delle scuse per aver fatto spendere al governo svariate decine di milioni di euro che avrebbero potuto essere impegnati per tagliare ancora di più le bollette delle famiglie italiane. Alla sinistra non è bastato intasare i telefoni dei cittadini, anche di domenica, o aver monopolizzato con i temi referendari la piazza di Roma che in realtà chiedeva pace, per evitare questa ennesima figuraccia, gli italiani hanno risposto no a questo tentativo di destabilizzare il governo più unito e coeso degli ultimi 20 anni”.
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In una nota arriva una presa di posizione da parte del Movimento 5 Stelle, per voce del senatore riminese Marco Croatti: “Rispetto per i 15 milioni di italiani che si sono recati alle urne. Rispetto per i 12 milioni di italiani che si sono espressi per chiedere più diritti nel mondo del lavoro e vergogna ai politici di destra che in queste ore esultano insultando politicamente tutti loro. Porteremo avanti in parlamento e nel Paese queste battaglie insieme a questi milioni di cittadini per avere stipendi dignitosi, più sicurezza e tutele nei luoghi di lavoro”.
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