Società

Rischio annegamento in mare, lago e piscina: le regole per la sicurezza

Hanna Shabratska e Oleksiy, di origini ucraine, madre e figlio sono morti annegati nel lago di Garda. Non erano rientrati a casa, a Rovereto, dopo una giornata trascorsa al lago, martedì 16 luglio. I due corpi sono stati ritrovati a 18 metri di profondità. Telecamere di sorveglianza li hanno ripresi mentre entravano nelle acque del Garda e non sono più usciti. È morta la bambina di sette anni che era scomparsa in un bioparco di Caraglio, in provincia di Cuneo. La piccola era stata trovata in fin di vita a due metri di profondità in uno dei laghi dell’area verde. A Vieste è morta la 57enne Savina Disanti annegata per salvare la nipotina di tre anni. Spesso a perdere la vita sono persone che cercano di salvarne altre.

Sono fra le 300 e le 350 persone quelle che perdono ogni anno la vita. Sono incidenti in mare, fiumi, laghi, ma anche canali e piscine. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nel mondo si registrano oltre 320.000 annegamenti. Più della metà delle vittime ha meno di 25 anni.

La tempestività dell’intervento è fondamentale: per annegare sono sufficienti dai 3 ai 6 minuti. I più a rischio sono i bambini più piccoli che possono trovarsi in difficoltà già in pochi centimetri d’acqua e che non riescono a chiedere aiuto.

Secondo una indagine statistica maggio 2024, Commissionata a Noto Sondaggi da Acquatic Education e Assopiscine, si stima che il 54% degli italiani non sappia mantenersi a galla in acque profonde. I bambini sono i più colpiti dal fenomeno degli incidenti in acqua, che possono spesso essere mortali. A questo si aggiungono i semi-annegamenti che possono essere invalidanti e chi sopravvive può riportare danni fisici e cerebrali molto gravi.

Il campione di apnea Nicola Brischigiaro, sostenuto da Educazione Aquatica, ha ideato uno spot, studiato insieme agli esperti del Ministero della Salute e dell’ISS. Assopiscine ha adottato l’iniziativa al fine di collaborare attivamente a questa importante campagna di sensibilizzazione. Mettere in sicurezza la propria piscina è un dovere sociale. Titolo dello spot: Prevenzione incidenti ed annegamenti in età pediatrica. L’iniziativa è di Assopiscine, Associazione Italiana Piscine e Wellness.

Gli Ambassador del video sono la sciatrice Federica Brignone, Gianluca Zambrotta, campione del mondo del calcio italiano nel 2006, Nicola Brischigiaro recordman mondiale di apnea, insieme a Ferruccio Alessandria, presidente di Assopiscine. Lo spot è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Presidenza Camera dei Deputati, Ministero della Salute e Guardia Costiera Comando Generale.

In mare

Il sito della Società Nazionale di Salvamento propone le regole d’oro per bagni sicuri in mare:

Se non sai nuotare non entrare in acqua al di sopra della cintura. 
Non entrare in acqua dopo una lunga esposizione al sole.
Nuota sempre in coppia e mai da solo. E sempre nella zona riservata alla balneazione.
Non continuare a nuotare quando sei stanco: mettiti sul dorso e riposa nuotando parallelamente alla costa.
Evita di tuffarti quando non conosci il fondale. 
Evita l’iperventilazione prima dell’apnea.
Attenzione alla Bandiera rossa, bisogna sempre controllare le condizioni marine.

In piscina

Per i bambini

Educa i tuoi figli ad una buona acquaticità, dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare: se non sai come affrontare con sicurezza l’ambiente acquatico informati e apprendi.

Tieni sempre a vista i bambini anche nelle piscine e nei tratti di mare sorvegliati dai bagnini e non perderli assolutamente mai di vista! Anche nelle mini-piscine i bambini sempre a vista e adotta coperture idonee e sicure in modo da proteggerli!


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