Abruzzo

“Rischio alluvioni, imprese preoccupate”: l’allarme di Aniem Chieti-Pescara


Forte preoccupazione per gli effetti dei nuovi criteri di calcolo del rischio idraulico, che potrebbero mettere in difficoltà non solo l’edilizia e i siti estrattivi, ma anche attività produttive, amministrazioni locali e l’intera pianificazione territoriale. A lanciare l’allarme, come riportato dall’Ansa, è l’Aniem Chieti-Pescara, l’associazione delle imprese edili manifatturiere, nel corso di un incontro con il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri.

Nel mirino l’aggiornamento del Piano stralcio difesa alluvioni per i bacini idrografici regionali e le nuove mappe di rischio predisposte dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Secondo Regione, enti locali e associazioni di categoria, si tratterebbe di una «riclassificazione peggiorativa» che coinvolgerebbe vaste aree a forte vocazione insediativa e produttiva.

Sospiri ha ricordato che la Regione ha già investito oltre 60 milioni di euro nella realizzazione di vasche di laminazione per la mitigazione del rischio. «È difficile comprendere come, dopo interventi così importanti – ha dichiarato –, si possa ora parlare di un aumento del pericolo. Difenderemo il territorio e le sue imprese da classificazioni che non riflettono la realtà e che rischiano di paralizzare lo sviluppo urbanistico ed economico».

Sulla questione, ha fatto sapere l’Aniem, la Regione si è attivata per costituirsi in giudizio a fianco di enti locali, imprese e associazioni di categoria, davanti al Tar e al Tribunale superiore delle acque.

«Le imprese non possono subire ulteriori limitazioni basate su criteri tecnici che non considerano gli interventi già realizzati – ha aggiunto il presidente dell’associazione, Marco Lucente –. Chiediamo valutazioni basate su dati aggiornati e scientifici, che tengano conto anche della necessità di coniugare sicurezza idraulica e sviluppo».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »