Abruzzo

Riqualificazione ex De Giorgio e Palazzo Lotti, nessun privato si fa avanti


È andato deserto il bando del Comune di Lanciano per trovare un nuovo soggetto privato per realizzare il progetto di recupero e riqualificazione dei palazzi ex De Giorgio e Lotti nel centro storico. Non è bastato prolungare di un altro mese il termine per la presentazione della manifestazione di interesse: nessun privato si è fatto avanti e i 3.2 milioni di euro ottenuti dal Comune di Lanciano torneranno al Ministero.

L’opposizione parta di “fallimento tutto targato amministrazione Paolini”. “Un fallimento scritto e determinato dalla negligenza dell’azione amministrativa, che più volte abbiamo segnalato – affermano in una nota congiunta i consiglieri comunali Leo Marongiu, Dora Bendotti, Marusca Miscia, Giacinto Verna, Rita Aruffo, Piero Cotellessa, Lorenzo Galati, Davide Caporale, Sergio Furia, a cui si aggiunge Carlo Orecchioni, responsabile di Progetto Lanciano – con due interrogazioni in aula in questi anni e con la richiesta a relazionare in commissione sullo stato della situazione, proprio perché ci era chiaro che, a parte le dichiarazioni, di fatti se ne stavano facendo pochi per salvare questo finanziamento ottenuto dal Comune di Lanciano dopo lungo contenzioso e che rappresentava una opportunità unica e irripetibile per mettere i due stabili del centro storico in sicurezza, per sistemare il tetto di Palazzo Lotti e per una bonifica completa dall’amianto”.

“La strategia dell’amministrazione è stata confusa fin dall’inizio con una non ben chiara finalità del progetto e ignoranza sul tema del social housing – continua la minoranza – Il social housing è invece la risposta delle amministrazioni più oculate al tema della carenza abitativa specie per le giovani coppie ed i giovani professionisti. Le interlocuzioni con il consorzio ‘Abitare Abruzzo’ sono state improntate al far trascorrere tempo e non ad un eventuale risoluzione del contratto per trovare un altro partner: dal dicembre 2021, ovvero dalla sentenza del Tar Lazio che ci dava ragione, l’amministrazione ha fatto passare inutilmente tre anni portando allo sfinimento ed alla rinuncia di Abitare Abruzzo. Solo alla fine, ed ormai fuori tempo utile, sono stati spesi 50mila euro per riproporre il bando, durante i giorni di Ferragosto tra l’altro, proprio alla fine del tempo concesso dalla Regione Abruzzo e con un ormai evidente tentativo solo di trovare una giustificazione ex post alla negligenza di questi anni”.

“L’amministrazione ha dunque sperperato 50mila euro di fondi pubblici quando il bando era ormai ‘bruciato’ – sostengono i consiglieri di minoranza e Orecchioni – solo per costruire un castello di affermazioni imbarazzate e confuse, come sulla quota di partecipazione della parte privata del piano finanziario che era risultato vincitore del finanziamento, resistendo anche al lungo contenzioso legale. Lanciano ha perso una grande occasione per dare una risposta alla carenza abitativa ed alle attività sociali. La cosa assurda è che l’attuale parziale utilizzo di alcuni spazi dell’ex De Giorgio coincide con la progettualità che era prevista di social housing e di spazi da assegnare alla collettività come attività aggregative, laboratori culturali. Spazi che però sarebbero stati messi in sicurezza e ristrutturati con l’abbattimento dell’ex palestra dei Funai, inagibile e con la presenza di amianto”.


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