Trentino Alto Adige/Suedtirol

Ripetitore a San Giacomo, il Comune vuole spostarlo – Laives



LAIVES. Il timore da parte di parecchie persone nei confronti delle emissioni elettromagnetiche, provocate dagli impianti per la telefonia mobile, rimane alto anche a Laives. Sono indispensabili per il funzionamento dei telefonini, ma negli anni scorsi già erano stati organizzati degli incontri con esperti del settore per avere informazioni in merito alla possibile pericolosità, per gli esseri viventi, dell’esposizione continua alle onde elettromagnetiche, incontri che non avevano comunque fugato dubbi e timori.

L’altra sera è stata organizzata un’altra di queste riunioni, che si è svolta nella biblioteca tedesca di Laives, con un esperto di radioprotezione del Centro tutela consumatori di Bolzano per parlare di questo tema, e i dubbi non mancano.

Rispetto a qualche anno fa comunque, qualche cosa anche a Laives è stato fatto: alcuni impianti per le telecomunicazioni che erano installati dentro il perimetro dei centri abitati, sono stati spostati all’esterno. Uno fra i più controversi era quello installato sopra il tetto della palazzina delle associazioni, in cima a via Pietralba, ubicazione contestata a lungo per il fatto che a poche decine di metri si trova la scuola materna tedesca e il timore era per le possibili ripercussioni che le emissioni elettromagnetiche potevano avere proprio sui bambini. Questo impianto, gestito da diversi operatori della telefonia mobile, a seguito di ripetute richieste da parte dell’amministrazione comunale, finalmente è stato spostato più a monte della città di Laives. Lo stesso è stato fatto a San Giacomo, con lo spostamento dei ripetitori nel bosco sopra le case.

Proprio a San Giacomo però, rimane ancora un impianto proprio nel cuore dell’abitato e anche l’antenna che sorregge i sistemi di trasmissione, svetta a pochi metri dalla zona scolastica.

«Si tratta dell’antenna di Telecom – spiega Giovanni Seppi, sindaco di Laives – con cui comunque, siamo in contatto per cercare di spostarla. Dove è installata è proprietà della Telecom e questo rende la trattativa più complicata, ma confidiamo di risolvere anche questa questione».

«Per quanto concerne Laives – prosegue il primo cittadino – gli impianti sono stati tutti spostati all’esterno dell’abitato e oggi i quattro impianti per la telefonia mobile sono rispettivamente: in zona industriale; su un pilone dell’illuminazione in zona sportiva Galizia; sopra la città, ai piedi del dosso sul quale c’è la croce e sulla torre della caserma dei vigili del fuoco, in via Stazione». B.C




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