Riparazioni navali, dopo l’infortunio mortale arriva il protocollo sulla sicurezza: ecco cosa cambia
Genova. Sottoscritto nel pomeriggio di mercoledì, alla presenza della prefetta di Genova Cinzia Torraco, il protocollo d’intesa tra organizzazioni sindacali e Confindustria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nel comparto delle riparazioni navali del porto di Genova.
L’intesa, finalizzata al rafforzamento della sicurezza nei luoghi di lavoro, con specifico riferimento ai cantieri navali e di riparazione navale, ha visto partecipi l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, il servizio Psal di Asl 3, Confindustria Genova – Sezione industria cantieristica navale, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e rispettivi sindacati confederali.
L’iniziativa è nata dietro impulso della prefetta, che ha promosso il dialogo fattivo tra le parti, ma decisivo per accelerare il confronto sul tema è stato anche l’incidente costato la vita a Lorenzo Bertanelli, 39enne di Sarzana travolto dall’elica di una grossa imbarcazione nei bacini di Molo Giano.
L’accordo prevede, quali elementi essenziali:
• la figura del rappresentanti del lavoratori per la sicurezza (Rls) delle aziende capocommessa (le sei maggiori imprese del Comparto), che assumono – in estensione alle loro normali funzioni – le funzioni generali di Rls di sito anche delle imprese in subappalto (la situazione a maggior rischio). Questi assumono, dunque – anche in virtù di poteri sostitutivi in caso di assenza di altre figure preposte – la funzione di Rls del sito specifico di lavorazione, ossia la commessa all’interno dei bacini o del comprensorio di Ente Bacini, con analogia con funzioni tipiche del rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito, presenti nel comparto commerciale del porto;
• varie iniziative di formazione, comunicazione efficace e concreta (break formativi) condivisa con organizzazioni sindacali e confronti tra Rlsa ed Rlss, sopralluoghi e confronti congiunti sui luoghi di lavoro, attenzione ed intervento immediato in situazioni di rischio, tavolo semestrale di confronto tra Rlss, sindacati, parte datoriale, sull’andamento del protocollo e delle iniziative, riunioni di coordinamento ed interscambio tra i Rlss di sito specifico;
• un ruolo degli ispettori dell’Autorità di sistema portuale e il comitato igiene e sicurezza dell’ufficio territoriale di Genova dell’Autorità di sistema portuale come sede di confronto del suo andamento e di iniziative correttive e integrative;
• la raccolta dei dati infortunistici e di near miss, del comparto industriale, per sua valutazione mirata, da parte di Asl porto, includendo i dati delle aziende subappaltatrici, sinora non comunicati.
La prefetta ha espresso “grande apprezzamento per il risultato raggiunto”, sottolineando che “la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta che richiede l’assunzione di responsabilità condivise, capaci di tradursi in azioni concrete e durature”.
Fiom Cgil: Accordo grazie alle battaglie dei metalmeccanici
“Nel pomeriggio di mercoledì presso la prefettura di Genova è stato siglato il protocollo d’intesa per la pianificazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro nell’ambito del comparto industriale delle riparazioni navali. Da tempo i metalmeccanici del comparto denunciano i pericoli di questo particolare settore produttivo e dopo gli scioperi e le mobilitazioni che hanno seguito l’infortunio mortale del febbraio scorso dove un operaio ha perso la vita, è iniziata una serrata contrattazione dalla quale è nato il protocollo siglato ieri. Quando è arrivata la notizia dell’infortunio mortale presso i bacini di carenaggio abbiamo immediatamente proclamato sciopero, i lavoratori metalmeccanici si sono fermati per 12 ore e dopo il corteo per le vie del centro città siamo stati ricevuti in prefettura”, si legge in una nota della Fiom di Genova.
“Da quel momento di lotta è nata la contrattazione che ha visto la firma di questo protocollo – dichiarano Stefano Bonazzi, segretario generale della Fiom Genova e Luca Marenco, responsabile Fiom riparazioni navali del porto di Genova – tra le principali novità di questo nuovo strumento a disposizione dei lavoratori c’è l’istituzione della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito che agirà le proprie funzioni anche per le società dove non si è addivenuti alle elezioni degli rsl, maggiori controlli sulle aziende operanti in appalto e subappalto, più ore da dedicare alla formazione e all’attività di prevenzione messa in campo dagli rls”.
“Per la Fiom questo non è un punto di arrivo – concludono – ma un risultato da rafforzare nel tempo, nella contrattazione e nel rapporto con tutti gli attori preposti alla sicurezza come gli ispettori di autorità di sistema portuale e guardiafuochi”.