Liguria

Rinasce l’Osservatorio ambiente e salute. Primi dossier: fumi porto e barriere

Genova. Nuova vita per l’Osservatorio Ambiente e Salute del Comune di Genova: la giunta Salis, su proposta dell’assessora all’Ambiente Silvia Pericu e di concerto con l’assessora al Welfare e Servizi Sociali Cristina Lodi, ha infatti approvato questa mattina la delibera per il rilancio di questo strumento istituzionale permanente, “fondato” nel 2016, negli ultimi mesi della giunta Doria, ma convocato solamente in due occasioni durante le ultime due amministrazioni.

L’intenzione è quella di dare una forma strutturata a questo organo consultivo, modernizzandolo e aggiornandolo, per renderlo un punto di rifermento per il “coordinamento e la messa a sistema delle informazioni e dei dati ambientali già disponibili presso i vari enti“. L’Osservatorio – queste sono le intenzioni della nuova giunta – dovrà individuare e analizzare le principali problematiche ambientali che incidono o possono incidere sulla salute dei cittadini, elaborare periodicamente relazioni tematiche sullo stato dell’ambiente nel territorio cittadino, formulare proposte operative e misure di miglioramento indirizzate alla Giunta e infine promuovere la comunicazione e la trasparenza verso la cittadinanza mediante conferenze e attività divulgative.

“La prima riunione si è svolta ieri con tutti gli enti interessati per fare ordine sulle modalità operative di quest’organo – ha spiegato Silvia Pericu alla conferenza stampa post giunta – Dovremo partire dalla identificazione specifica delle problematiche, dalla condivisione dei dati, dalla trasparenza di essi e di ascolto delle possibili proposte che arrivano dai territori. Oggi più che mai sappiamo quanto l’ambiente incida sulla salute pubblica, e l’Osservatorio offrirà una lettura integrata e scientifica dei dati ambientali, coordinando le informazioni già presenti nei vari enti, per permetterci di agire con maggiore consapevolezza e tempestività, individuando criticità e orientando le politiche ambientali verso la prevenzione e la tutela effettiva della qualità della vita. Ambiente e salute non sono più ambiti separati: sono due facce della stessa responsabilità istituzionale, ed è su questa visione che vogliamo costruire il futuro della nostra città”.

pericu lodi beghin

Sul tavolo già due dossier decisamente corposi: “Questo osservatorio si prenderà carico della salute dei cittadini – ha sottolineato Cristina Lodi – ed è già operativo. Stiamo organizzando un primo incontro con Aspi per il tema delle condizioni di salute e della qualità della vita per le tante famiglie genovesi che vivono in prossimità delle tratte autostradali oggi ancora prive di barriere antirumore. C’è un finanziamento di 150 mila euro per un ricerca epidemiologica per capire l’impatto sulla salute. Ugualmente lavoreremo per capire cosa comporta l’esposizione dai cantieri per chi ci vive vicino. E poi l’inquinamento del porto. Per noi che ci occupiamo di welfare, avere un osservatorio in grado di monitorare in modo costante e strutturato queste interazioni ci permette di costruire politiche più efficaci, mirate e preventive; significa, concretamente, migliorare la vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini, individuando tempestivamente criticità e intervenendo in modo coordinato. È un cambio di passo che va nella direzione giusta: mettere al centro la persona e il suo diritto a vivere in un ambiente sano”.

L’osservatorio si riunirà ufficialmente per il primo incontro realmente operativo il prossimo settembre, con all’ordine del giorno il fumo delle navi e l’inquinamento della zona portuale. “Vogliamo capire a che punto è la elettrificazione delle banchine e vogliamo capire come si possa implementare il monitoraggio dell’aria – ha specificato a margine Silvia Pericu – In coordinamento con Arpal stiamo pensando, infatti, di estendere la rete delle centraline che oggi controllano i flussi degli inquinanti in città“.

La struttura di questo organo avrà un nucleo fisso composto dagli assessorati all’Ambiente, al Welfare e alla Mobilità, insieme al direttori delle varie aree degli uffici comunali, e con la presenza di rappresentanti di Città Metropolitana, Asl3, Arpal, Agenzia regionale sanitaria, Policlinico San Martino. Ma non solo: in relazione alle tematiche trattate, l’Osservatorio potrà invitare alle proprie sedute esperti qualificati, rappresentanti degli ordini professionali, associazioni e comitati di cittadini, enti di ricerca, università e portatori di interesse, al fine di acquisire ulteriori elementi di conoscenza e approfondimento




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