Abruzzo

Rimodulazione necessaria, non va oltre 1,3 per cento di media


Passa in consiglio comunale a Chieti il piano tariffario Tari per il 2024 con il Comune pronto a riattivare la funzione di riscossione.

“Con notevole anticipo rispetto alla proroga governativa che ha portato al 20 luglio il termine ultimo per la determinazione delle tariffe e con grande senso di responsabilità per le condizioni economiche dell’ente in questo difficile momento storico, siamo riusciti a varare il piano e a contenere le rimodulazioni non oltre l’1,5 per cento – dicono il sindaco Diego Ferrara con gli assessori ad Ambiente e Tributi Chiara Zappalorto e Tiziana Della Penna – . Nonostante la chiusura della discarica di Casoni e la necessità di conferire altrove e nonostante le nuove disposizioni di Arera, siamo riusciti a contenere le tariffe che non graveranno in modo incisivo sulla comunità. Chieti è infatti il capoluogo che si mantiene più basso sulle rimodulazioni delle tariffe, necessarie anche a fronte della condizione di dissesto dell’Ente e perché consapevoli delle difficoltà delle famiglie”.

Con la riattivazione della funzione di riscossione, il Comune di Chieti intende anche modernizzare e attualizzare il regolamento sui rifiuti per tutelare ancora di più le utenze domestiche, nonché quelle non domestiche di piccola e media dimensione. “Anche questa è un’iniziativa che vogliamo portare avanti in tempi serrati, per far sì che ciò accada, siamo pronti a proporre come giunta la modifica delle regole comunali attuali. La moratoria sulle grandi utenze che abbiamo messo in cantiere già da tempo, attraverso la proposta di una giusta modifica nel regolamento in modo da differenziare le regole a seconda dei soggetti, va fatta al più presto. Si tratta – concludono – di perfezionamenti che non vogliono avere un carattere impositivo, ma correttivo di comportamenti errati e che generano costi sociali diffusi sul servizio che non è giusto che paghi tutta l’utenza”.

Critica l’opposizione sull’approvazione del piano tariffario e del regolamento Tari, ieri in consiglio. Serena Pompilio parla di delibere illegittime, quelle portate in consiglio comunale “perché – afferma – impostate su un sistema che raggira le norme in vigore. Il pef, il piano tariffario e il regolamento Tari ruotano intorno al contratto stipulato lo scorso 18 giugno tra l’ente e la Mercurio Riscossioni. Frettolosamente causa la mancanza del famigerato piano B  e senza l’esercizio provvisorio che pretendevano dal curatore fallimentare onde sottrarsi dalle responsabilità proprie, oggi ci ritroviamo un servizio che vogliono far passare di supporto all’ente. In realtà l’amministrazione Ferrara, ancora una volta, commette un passo falso perché in realtà il contratto firmato non è altro che una concessione parziale della gestione Tari che si vuole far passare per un semplice supporto agli uffici. Mercurio riscossioni che non è neanche iscritta all’albo dei concessionari bensì, guarda caso solo a quello di supporto. Le delibere passano con lo stratagemma della urgenza quando ormai  sono passati mesi dal fallimento della Teate servizi. Nello stesso contratto sottoscritto con una spesa pari a 97.600,00 € infatti, seppur denominato “per il supporto” si parla infatti di “gestione tributi”. Il tutto con il parere positivo proprio del dirigente che sarà nominato responsabile del procedimento dalla Giunta. I richiami della Corte dei Conti forse non sono bastati perché si persevera in provvedimenti insulsi che anche un bambino comprenderebbe”.

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Nel frattempo, l’amministrazione fa sapere che tutte le comunicazioni inerenti Imu e Tari relative a denunce iniziali, variazioni e cessazioni vanno, allo stato attuale, indirizzate al Comune attraverso la mail certificata: protocollo@pec.comune.chieti.it oppure dovranno essere consegnate a mano nella sede centrale del Comune, in Corso Marrucino 81, allo sportello protocollo, ubicato a piano terra. Per la Tari è inoltre disponibile anche la seguente mail: gestione.tari2024@comune.chieti.it. 


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