Abruzzo

Riforme, siglato protocollo con Casellati in Abruzzo

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(ANSA) – L’AQUILA, 04 APR – Un protocollo d’intenti tra il
ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione
normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e la Regione
Abruzzo è stato siglato all’Aquila, a Palazzo Silone, sede della
Giunta. Il documento è stato redatto al fine di individuare
“linee di intervento volte alla semplificazione normativa a
diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese”.
   
“Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato oggi con il
presidente Marco Marsilio – ha detto il ministro – significa che
la semplificazione normativa, anche per la ricostruzione,
diventa un imperativo categorico per questa regione perché è
tempo, ormai, di definire tutti quegli aspetti della
ricostruzione rimasti incompiuti”.
   
“Il mio pensiero – ha aggiunto il ministro – va a 14 anni fa,
a quella terribile notte con oltre trecento vittime, una città
distrutta. Ma devo dire che il popolo abruzzese ha saputo
reagire con forza a questa emergenza. La ricostruzione non è
terminata ancora. Il lavoro che noi ci apprestiamo a fare,
attraverso la semplificazione, è anche agevolare la
ricostruzione stessa e dunque anche la ripresa economica di
questa terra. Perché la burocrazia è una sorta di freno a mano,
rispetto all’economia così come alla vita cittadina”.
   
“Io sto firmando protocolli di intesa con varie Regioni – ha
aggiunto Alberti Casellati – per sentire, per ascoltare quelle
che possono essere esigenze dei territori. Abbiamo costruito
tavoli tecnici dove i nostri esperti delle Regioni e del
Ministero andranno a individuare le priorità: da un lato una
sorta di pulizia normativa delle leggi regionali, ma anche un
intervento sulle leggi nazionali. La burocrazia – ha concluso il
ministro – è un nemico: appena nasce un bambino, non facciamo in
tempo a godere della nascita che ci sono 4 documenti da redigere
in 3 uffici diversi. Per aprire un bar o qualsiasi tipo di
attività occorrono circa 72 adempimenti in 26 uffici diversi
Tutto questo è inaccettabile”. (ANSA).
   


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