Abruzzo

Rifiuti pericolosi ad Atessa, il Tar boccia il progetto


Cala il sipario sulla lunga vicenda dell’impianto per il trattamento di rifiuti sanitari infetti e pericolosi proposto in contrada Saletti. Il Tar dell’Aquila ha dichiarato improcedibile il ricorso della società Di Nizio-Colasante per sopravvenuta carenza di interesse.

“Il Tar certifica il successo di una lunga battaglia politica, amministrativa e giudiziaria”, commenta il sindaco Giulio Borrelli, che da anni guida l’opposizione al progetto. La proposta era già stata respinta dal Comitato per la Vinca del Comune, dal Tar e dal Consiglio di Stato, che avevano rigettato l’istanza di sospensiva presentata dalla ditta.

La società ha riconosciuto la presenza di ostacoli sostanziali alla realizzazione dell’opera. La difesa del Comune è stata curata dallo studio dell’avvocato Andrea Filippini, mentre il Comitato cittadino Val di Sangro e le associazioni ambientaliste, tra cui Wwf e Legambiente, sono intervenuti in giudizio con il legale Francesco Paolo Febbo.

“È un successo non solo politico, ma anche per l’intero territorio”, aggiunge Borrelli, che ringrazia cittadini, sindaci, sindacati e associazioni che hanno lottato insieme all’Amministrazione dal 2018.

Nel 2020 era già stata revocata l’autorizzazione alla Ciaf, altra società fallita che intendeva impiantare a Piazzano un impianto per fanghi industriali pericolosi.


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