Rifiuti in porto, scontro Comune e operatori. Ma i comitati della Val Bisagno esultano: “La Volpara va chiusa”
Genova. Il 2025 per Genova inizia nel segno dei rifiuti. Dopo l’emergenza natalizia, raccontata anche su queste pagine, il Comune di Genova prova a ricomporre il difficile puzzle lanciando la proposta di trovare un sito di stoccaggio momentaneo in area portuale. Una proposta, arrivata in una intervista del Secolo XIX all’assessore Mauro Avvenente, che ha subito scatenato la reazioni “inorridita” degli operatori portuali, che hanno escluso in maniera categorica la cosa.
Nello scontro a distanza si inseriscono però i cittadini della Val Bisagno e in particolare il comitato Salute Ambiente Val Bisagno Gavette, che plaude alla proposta dell’assessorato, battendo però il tempo all’amministrazione civica: “Da anni chiediamo che la Volpara venga chiusa, ci sono i progetti che ora devono partire, basta aspettare – ci spiegano i rappresentanti del comitato – Vediamo che in altri quartieri si sono fatte importanti riqualificazioni, come a Pra’ e Cornigliano, qua in Val Bisagno invece avremo un nuovo impianto crematorio e le rimesse che non volevano nel levante. Ora basta”.
Nei prossimi mesi alla Volpara dovrebbe partire il cantiere che rivoluzionerà il sito, con l’allargamento dell’isola ecologica e il nuovo centro del riuso, togliendo definitivamente il fangodotto – deviato verso il nuovo depuratore di Cornigliano – e il deposito momentaneo dei rifiuti che oggi vengono smistati appunto nei piazzali della Volpara in attesa di essere caricati sui camion che li trasportano nelle discariche fuori regione. “Ancora la scorsa estate l’abbiamo vissuta con le finestre chiuse – spiegano dal comitato – per i tanti miasmi che giornalmente arrivavano nelle nostre case. Oggi leggiamo le reazioni indignate degli operatori portuali che hanno addirittura paragonato il deposito dei rifiuti in porto a “come se li mettessero a Mahnattan”. Parole irrispettose per i cittadini che da anni vivono qua e lottano per il proprio territorio e la propria salute”.