Rifare l’impianto di depurazione di Udine: stanziati 13 milioni

Cafc Spa, la società deputata alla gestione del servizio idrico udinese, ha stanziato 13 milioni di euro per potenziare il suo impianto di depurazione. L’ha annunciato questa mattina il presidente Benigno, che davanti al sindaco di Udine De Toni e all’assessore regionale all’Energia e sviluppo Scoccimarro ha dato i dettagli di quanto succederà all’impianto di via Gonars.
Gli interventi
Sarà realizzata una nuova linea biologica di trattamento e potenziata quella esistente; saranno costruiti un nuovo pozzetto di scarico, un nuovo comparto di disinfezione e un bacino di raccolta per riutilizzare per l’irrigazione le acque reflue. L’impianto di depurazione di Udine “aumenterà la capacità depurativa, migliorerà efficienza e affidabilità del trattamento biologico e sarà adeguato alle future esigenze della rete fognaria cittadina”, hanno sostenuto dei rappresentanti di Cafc. Inoltre, grazie alla futura migliorata qualità dello scarico si potrà ottenere un’acqua allo scarico riutilizzabile per scopi agronomici e industriali. La società sta già pensando a come fare insieme al Consorzio di bonifica pianura friulana e alla Regione.
Migliorare servizio ai cittadini
Per il presidente della società Benigno si tratta di “Un intervento strategico per migliorare la qualità del servizio, aumentare l’efficienza energetica e rafforzare la protezione delle risorse idriche, in coerenza con gli obiettivi europei sulle acque reflue. La nuova linea biologica, il potenziamento dei reparti esistenti, i sistemi di disinfezione e il bacino per il riuso irriguo delle acque trattate rappresentano scelte concrete di sostenibilità che uniscono tutela ambientale, innovazione e valore per la comunità”. D’accordo anche De Toni, che ha dichiarato che “Investire sulla depurazione significa investire sulla salute del territorio e dei nostri cittadini, sulla tutela dell’ambiente e sulla capacità di essere all’altezza delle sfide poste dalle direttive europee. Udine ha l’ambizione di essere un laboratorio di innovazione e buone pratiche: il potenziamento dell’impianto di via Gonars va esattamente in questa direzione, con benefici concreti sul piano ambientale, di salute e sulla possibilità di riutilizzare l’acqua depurata per scopi agricoli e industriali”.
Unica multiutility regionale
“Questo approccio – ha aggiunto Scoccimarro – è lo stesso che stiamo coordinando nell’ottica del gestore unico regionale dei servizi a garanzia delle nostre comunità con servizi migliori, più efficienti e tecnologicamente avanzati, ma con tariffe più basse per i nostri cittadini e imprese”. Il consiglio d’amministrazione di Cafc, infatti, ha votato poco più di un mese fa per inglobare Hydrogea, il gestore pordenonese: si va verso un’unica multiutility.
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