Ricostruito il processo che crea la “vera” kryptonite: potrebbe essere chiave per un’Europa green – Cronaca
TRENTO. Un team di ricercatori del Museo di Storia Naturale di Londra, guidato dal geologo italiano Francesco Putzolu, ha finalmente ricostruito il complesso processo geologico che porta alla formazione della jadarite, un minerale raro e ricco di litio scoperto vent’anni fa in Serbia. La jadarite è balzata agli onori della cronaca per la sua sorprendente somiglianza chimica con la kryptonite descritta nel film Superman Returns (2006), ma il suo vero valore sta nel potenziale energetico e strategico per l’Europa.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, chiarisce che la formazione della jadarite avviene solo in presenza di una combinazione estremamente specifica di condizioni geologiche. In particolare, servono: laghi ricchi di metalli alcalini, vetro vulcanico ad alto contenuto di litio e la trasformazione di minerali argillosi in strutture cristalline molto rare.
“Come nella preparazione di una torta, tutto deve essere misurato e preciso affinché questo raro minerale si formi”, afferma Putzolu. “Se gli ingredienti minerali non sono perfetti, se le condizioni sono troppo acide o troppo fredde, la jadarite semplicemente non si formerà. I criteri sono così stringenti che, finora, non li abbiamo mai osservati altrove sulla Terra”.
La jadarite era stata scoperta e descritta per la prima volta proprio dagli esperti del museo londinese, e con il tempo ha acquisito un crescente valore economico e ambientale. Il suo contenuto di litio è infatti molto elevato, e può essere estratto attraverso un processo meno energivoro rispetto a quello necessario per altri minerali, come lo spodumene.
Robin Armstrong, geologo e co-autore della ricerca, sottolinea l’importanza di questi risultati nel contesto della transizione ecologica: “Data la crescente domanda di litio nella corsa alle energie rinnovabili, la jadarite può offrire un enorme potenziale. Comprendere il suo processo di formazione ci permette di cercare nuovi giacimenti in modo più mirato, e persino di riprodurre le condizioni in laboratorio”.
Questa scoperta rappresenta dunque un passo avanti fondamentale nella mappatura di nuove fonti sostenibili di litio, risorsa cruciale per le batterie dei veicoli elettrici e per l’intero sistema energetico verde europeo.