Riconoscimento per l’impegno d
Riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale svolta dei caregiver dell’Umbria. Tradotto dall’inglese garegiver vuol dire semplicemente assistente familiare ovvero la persona che si prende cura, spesso in ambito domestico, di un familiare o amico non autosufficiente o disabile. La Regione ha effettuato questa scelta nell’ambito dei nuovi parametri per i criteri e le modalità di riparto delle risorse destinate alla non autosufficienza. Per i Caregiver che ne fanno richiesta e in base comunque alle fasce di Isee il contributo annuo minimo concesso non potrà essere inferiore a 800 euro e il contributo annuo massimo sarà di 3.000 euro per una durata massima del progetto di 12 mesi.
“Con questa delibera, vogliamo dare un segnale concreto di vicinanza e riconoscimento a tutti i caregiver familiari dell’Umbria. Il loro ruolo è insostituibile e di fondamentale importanza per il benessere delle persone con disabilità e per l’intera comunità – ha sottolineato la presidente Proietti – Ci siamo impegnati per migliorare l’accesso a questi fondi, introducendo fasce ISEE più mirate e garantendo un sostegno economico adeguato, consapevoli che il lavoro di cura non professionale merita il massimo supporto e valorizzazione”.
Tra le principali novità c’è la possibilità per i comuni capofila – per venire incontro all’esubero di domande registrato nelle annualità precedenti e per garantire un accesso più ampio alla misura – di prevedere una ulteriore fascia ISEE fino a 12.000 euro alla quale sarà attribuito un contributo minimo non inferiore a 1.200 euro.
La somma complessiva 513 mila euro saranno assegnate ai Comuni capofila di Zona Sociale/Unione dei Comuni del Trasimeno e provengono dalla quota parte del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità. A questo importo si aggiunge un cofinanziamento regionale di 51.300 euro pari al 10 per cento delle risorse del Fondo stesso.
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