Riconoscimento Palestina, +Europa si sfila dalla maggioranza: “È un favore ad Hamas”
Genova. Tutti d’accordo nel centrosinistra sul riconoscimento della Palestina e sullo stop ai rapporti con Israele? Non proprio. Dopo la mozione approvata ieri in consiglio comunale a Genova al termine di una discussione fiume, arrivano i distinguo di +Europa, movimento centrista che non esprime alcun rappresentante in aula rossa ma ha contribuito a formare la lista Riformiamo Genova, allineata al resto della maggioranza nonostante il caso della firma arrivata “in ritardo” sul documento originario.
“Convinti della necessità che Israele interrompa immediatamente e unilateralmente i bombardamenti su Gaza – scrivono Serafina Funaro e Valerio Federico della direzione nazionale – denunciamo d’altro canto errori e carattere, intriso di ideologia, della mozione approvata dal Consiglio comunale di Genova nella giornata di ieri. Ogni misura di sospensione di rapporti istituzionali e/o di altra natura nei confronti di Israele è da respingere per l’ovvia incongruità con provvedimenti corrispondenti non presi nei confronti di numerose autocrazie violente e criminali che opprimono i propri popoli e/o popoli “vicini”.
Ma non solo: secondo +Europa “la richiesta di riconoscimento della Palestina attuale, in parte governata da un movimento terroristico, votato democraticamente a maggioranza a Gaza, è un favore ad Hamas al quale regala nuovi argomenti per non lasciare il controllo della striscia ed è un errore politico, oggi, perché il riconoscimento dovrebbe essere accompagnato da una certificata transizione democratica e dall’azzeramento di Hamas stessa”.
+Europa “trova in questo (raro) caso maggiormente adatto alla realtà e più corretto l’ordine del giorno proposto dalla minoranza di centrodestra“.
Questo documento, presentato da Ilaria Cavo (Noi Moderati), non conteneva riferimenti all’interruzione del rapporti con Israele e non esprimeva il riconoscimento diretto della Palestina, ma rinviava alla soluzione due popoli, due Stati “basata sul reciproco riconoscimento, fine dell’occupazione e creazione di uno Stato di Palestina indipendente, democratico e pacifico accanto allo Stato di Israele nell’ambito di un processo negoziale che garantisca sicurezza, dignità e autodeterminazione per entrambi i popoli”.