Umbria

Ricerca, sperimentazione e inclusione: torna Young Jazz tra concerti e iniziative


Ricerca, sperimentazione e inclusione. Young Jazz, il festival che da quasi due decadi promuove a Foligno e dintorni la diffusione della cultura musicale jazz torna in scena con il suo solito carico di note contemporanee e socialità. Young Jazz, per il cartellone di concerti e iniziative in programma tra novembre 2025 e gennaio 2026, punta la lente verso l’Italia e non solo, raccogliendo una serie di artisti emergenti e non, accomunati dalla capacità di proporre una visione tagliente e trasversale, ma soprattutto personale e consapevole.

Inclusiva di molteplici linguaggi, dalla fusion al noise, alla musica classica contemporanea, mai priva di un forte radicamento nella migliore tradizione del jazz come approccio scettico verso una qualsiasi ortodossia, ogni evento è pensato per valorizzare le singole progettualità negli spazi più suggestivi del centro storico di Foligno (e non solo) e per la fruizione musicale come occasione importante di aggregazione e divertimento. Collaborazioni con realtà radicate sul territorio e dal formato sperimentale sono sostegno importante per l’associazione folignate per entrare in contatto con il pullulante underground nazionale e internazionale della musica di ricerca, rendendo accessibile ad un ampio pubblico di curiosi ed appassionati lo stato dell’arte.

Young Jazz riapre così il sipario con i 3 appuntamenti musicali “Countdown” (8, 30 novembre e 19 dicembre 2025) che precedono la caratterizzante sezione “Community” dedicata al sociale (19 dicembre 2025 e 15 gennaio 2026) e l’ormai confermato “Moult Festival” (una giornata intensa di concerti in programma il 5 gennaio 2026). La presentazione del ricco progetto, con l’obiettivo di dare ancora spazio alla pullulante scena musicale underground nazionale e internazionale, si è tenuta giovedì 30 ottobre nel corso di una conferenza stampa al Museo Diocesano di Foligno. Oltre ai membri del direttivo dell’Associazione Culturale Young Jazz, presieduta da Giulia Battisti, sono intervenuti anche partner pubblici e privati che sostengono l’iniziativa.

Anteprima Prima di iniziare il “conto alla rovescia” il festival riapre il sipario con una anteprima in programma venerdì 31 ottobre (ore 21.30, ingresso con tesseramento Arci) grazie ad un evento organizzato da Arci Subasio, con la collaborazione di Young Jazz. Protagonista sarà Pietro Vicentini, batterista, producer e sound designer con base a Milano. Negli ultimi anni si esibisce con il suo progetto solista che pone al centro lo strumento della batteria acustica in chiave elettronica, processato e mescolato a sample melodici raccolti e registrati nel tempo. L’output finale è un concerto in cui l’improvvisazione gioca un ruolo centrale, dove chi ascolta entra in contatto con qualcosa di sempre differente e ipnotizzante.

Countdown Si inizia con la rassegna “Countdown” di tre eventi che portano nuova linfa facendo incontrare esplorazioni strumentali radicali con strutture e linguaggi consolidati. Virtuosismo, introspezione e la gioia della scoperta: un’occasione per vedere la tradizione trasfigurarsi da dentro.

L’8 novembre a Palazzo Candiotti (ore 21.30, ingresso 10 euro) Stefano Costanzo (batteria, feedback, crotali, campane, ciotola, rullante amplificato, oggetti) eseguirà dal vivo “Armamentario Sonico di una Domenica”, un album solista d’esordio come un diario onirico, un viaggio nelle visioni e nella trasfigurazione del ritmo, concepito e realizzato in una Napoli antica, ma in osservazione e lancio verso il futuro. Batterista ipercinetico fondatore dei Tricatiempo con base a Napoli, Costanzo è in continuo movimento, prevalentemente con il duo post-dub/free-jazz Cadaver Mike insieme a Guido Marziale aka Eks, e con il trio Oportet, con cui affianca le sue composizioni all’improvvisazione radicale. A seguire (ore 22.30) ci sarà Ze in the Clouds, pianista e produttore milanese che fonde jazz contemporaneo, elettronica e influenze rinascimentali in uno stile unico. Sostenuto da Paolo Fresu e Jazz: ReFound, ha collaborato con artisti come Lndfk, Dardust, Uri Caine e lo stesso Fresu. I suoi album “Magical” (2021) e “Oportet 475” (2023) esplorano la sintesi tra passato e futuro. Attivo in tutta Europa, ha aperto concerti per Thundercat, Louis Cole, Nu Genea e Stefano Bollani, confermandosi una delle voci più originali della nuova scena jazz ed elettronica. La serata, in collaborazione con DI.S.SE.A., proseguirà con il dj set di Leonardo Martelli. Bar a cura di Young Jazz.

Il 30 novembre Young Jazz si sposterà all’Oratorio del Crocefisso (ore 17, ingresso 10 euro) per il live di Nicolò Francesco Faraglia. Chitarrista e improvvisatore italiano specializzato nell’improvvisazione e nella esplorazione di metodi innovativi legati alla musica del Novecento in chiave contemporanea, il lavoro di Faraglia mette in risalto la spontaneità, la struttura e la riflessione culturale nella pratica performativa contemporanea. Nel 2025 ha registrato “Languages”, il suo primo album da leader, in uscita nel 2026, esplorando possibili dialoghi fra elementi di musica contemporanea, del Novecento, della tradizione popolare e dell’improvvisazione. A seguire (ore 18) sarà la volta di Esmeralda Sella Trio con “Magma”. Il concerto è percepito come un unicum spazio temporale in cui prendono forma composizioni ed improvvisazioni che dialogano tra loro attraversando il silenzio. I ruoli degli strumenti sono defunzionalizzati e il filo rosso comune è la voce di ogni singola personalità che interagisce nel momento. Grande peculiarità della formazione è l’utilizzo di una timbricità oscura, che fa dell’ombra un trampolino verso una via luminosa, una sorta di possibile simbolica redenzione dell’essere umano. Tra simbolo, forma e lirica giostra il suono di tre figure che mirano all’unità. Esmeralda Sella al pianoforte è accompagnata da Federico Giolito al contrabbasso e Giovanni Nardiello alla batteria. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con Emergency (ci sarà infatti la possibilità di sostenere i progetti che l’organizzazione sta facendo in Palestina). La serata proseguirà poi al locale Botanico con aperitivo e selezioni musicali.

Infine, il conto alla rovescia terminerà il 19 dicembre con il ritorno a Palazzo Candiotti (ore 21.30, ingresso 10 euro) per il concerto di Federico Nuti con “InFormal setting”. Insieme al pianista anche Francesco Panconesi (sassofono tenore), Jacopo Fagioli (tromba), Amedeo Verniani (contrabbasso), Mattia Galeotti (batteria). L’organico ricorda quello di un tradizionale quintetto jazz, che attinge tuttavia da molteplici linguaggi della contemporaneità, adottando forme compositive e creando sonorità spesso riconducibili alle cosiddette “avanguardie”, sia di matrice afroamericana che europea. Il termine “formale” indica conformità a forme prestabilite e requisiti, mentre il suo opposto si riferisce a qualcosa di non cerimonioso e spontaneo. “InFormal Setting” è uno spazio dove questi aspetti coesistono in musica, una cornice aperta che unisce estremi e contrasti, che modella e supporta immagini in continuo mutamento. Il concerto è in collaborazione con Associazione I-Jazz nell’ambito del progetto “Nuova Generazione Jazz”, sostenuto dal Ministero della Cultura. A seguire selezioni musicali a cura di Joe Rehmer con degustazione vini a cura di Young Jazz.

Community Young Jazz rinnova pure il suo impegno nel sociale con “Community”, un progetto che promuove l’inclusione, la partecipazione e il protagonismo delle persone con disabilità o con situazioni di fragilità attraverso l’improvvisazione. La libertà, il dialogo musicale e la condivisione saranno il leitmotiv per due appuntamenti straordinari realizzati grazie alla collaborazione e al supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, La Locomotiva cooperativa sociale, Associazione Dream More e Museo Diocesano.

Il primo appuntamento dal titolo “Nota Cosmica” è per il 19 dicembre al Museo Diocesano (ore 18, ingresso libero). In collaborazione con l’Associazione Dream More è in programma il live conclusivo di un laboratorio di improvvisazione musicale, guidato da Federico Scettri, che si è svolto con un gruppo di ragazzi con sindrome di down.

Il secondo è in programma il 15 gennaio all’Auditorium San Domenico (ore 21, ingresso 12 euro) con il ritorno della Liberorchestra con Giovanni Guidi, Joe Rehmer, Rinor Marku, Antonello Papagni, Roberto Casini, Catia Pergolesi, Riccardo Cortellessa e le educatrici e gli educatori de La Locomotiva Società Cooperativa Sociale (iniziativa realizzata grazie al Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo). Liberorchestra è un’orchestra che dal 2011 torna periodicamente sul palco di Young Jazz partendo sempre dal desiderio e dalla capacità della musica di essere un veicolo comunicativo aperto a tutti andando oltre le difficoltà e la disabilità. Liberorchestra ogni volta emoziona e incanta il pubblico perché formata da un nutrito gruppo di “musicisti” che svolgono precedentemente un laboratorio musicale all’interno delle attività previste in tre centri socioriabilitativi della città per persone disabili adulte. In totale sono 40 i soggetti coinvolti: in 30 parteciperanno alla parte musicale e altri 10 a quella relativa alla danza.

Moult Festival Tutti questi concerti, selezioni musicali e momenti di ascolto inizieranno così ad accompagnare il fedele pubblico di Young Jazz passo dopo passo verso il progetto concertistico finale, che vede ancora la consulenza musicale di Dan Kinzelman, in programma il 5 gennaio 2026 a Palazzo Candiotti. Linguaggi disparati e diversificati in convivenza scomoda, ma stimolante: fra punk, classica contemporanea, psichedelia e linguaggi performativi, Moult Festival guarda verso il futuro, il cambiamento, il rinnovamento. La crescita porta dolore, ma anche nuove possibilità, gioia e scoperta in un clima inclusivo e divertente, quest’anno con due nuove esperienze laboratoriali. Il programma sarà svelato prossimamente.

Le iniziative e le note targate Young Jazz sono possibili grazie al patrocinio e il sostegno di Comune di Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Usl Umbria2, Umbria Jazz, Camera di Commercio dell’Umbria. Per info www.youngjazz.it.

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