Riccardo Imperiosi al President Youth Advisory Board

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie
Il valdarnese Riccardo Imperiosi, già all’interno del Consiglio Nazionale Giovani come delegato della UIL, ha partecipato questo pomeriggio come rappresentante italiano alla prima riunione del President Youth Advisory Board, un consiglio che riunisce 28 giovani rappresentanti – uno per ogni Stato membro dell’UE ed uno per lo European Youth Forum – presieduto dalla Presidente della Commissione Europea von der Leyen e con il compito di consigliare la Commissione sulle politiche più importanti per i milioni di giovani europei. Alla riunione hanno partecipato anche le organizzazioni giovanili dei Paesi candidati e potenziali candidati all’adesione all’UE. Nell’importante appuntamento di oggi, al quale ha presenziato il Commissario Europeo Glenn Micallef, sono stati affrontati diversi temi: dall’impatto individuale e collettivo dei social media sulle nuove generazioni, fino al mondo del lavoro, l’instabilità abitativa e la crescente ansia climatica. A proposito dei social media, Imperiosi ricorda che “non possono essere considerati uno spazio neutrale. Senza tutele, senza regolamentazione e soprattutto senza educazione, amplificano le vulnerabilità”, per poi evidenziare che “dobbiamo riconoscere che la salute mentale non è separata dalle condizioni strutturali in cui i giovani vivono. Lavoro precario, instabilità abitativa e crescente ansia climatica sono tutti fattori che incidono profondamente sul benessere delle giovani generazioni. Se non interveniamo sui rischi legati all’ambiente digitale e sui determinanti socio-economici più profondi, rischiamo un ulteriore peggioramento della condizione dei giovani, ma soprattutto delle fasce di popolazione più emarginate”. Sul ruolo del consiglio: “Servono partecipazione, approccio intersezionale e visione di lungo periodo. In questo senso è importante garantire che lo Youth Advisory Board abbia un ruolo reale di co-progettazione nelle politiche europee che riguardano le priorità dei giovani, con un approccio delle istituzioni europee estremamente aperto al dialogo ed al confronto con tutti i territori, le popolazioni ed i loro rappresentanti, le organizzazioni. Insieme possiamo costruire un’Europa in cui i giovani siano non solo protetti, ma anche cittadini pienamente consapevoli, protagonisti, resilienti e in grado di prosperare, online e offline”.
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