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Reus paga una birra agli 81 mila tifosi presenti allo stadio per il suo addio al Dortmund


Ha davanti ancora la partita più importante della sua carriera, la finale di Champions League contro il Real Madrid. Intanto, però, il 34enne Marco Reus si è goduto il ‘pasillo de honor’ che compagni e il pubblico di Dortmund gli hanno riservato per l’ultima partita disputata al Westfalenstadion con la maglia del Borussia dopo 12 anni di onorata militanza in giallonero (427 presenze e 169 reti). Schierato titolare nell’ultima giornata contro il Darmstadt (4-0), il trequartista giallonero si è tolto la soddisfazione di fornire a Maatsen l’assist per l’1-0 e di realizzare con una gran punizione il gol del raddoppio al 38’. Terzic lo ha tolto all’82’ per dar spazio a Nmecha e a qual punto tutto il pubblico si è alzato in piedi per decretargli una doverosa standing ovation.

Reus, birra offerta a tutti gli 81mila spettatori presenti

Dopo il fischio finale, poi, ha salutato tutto lo stadio con un discorso strappalacrime concluso con la promessa di pagare una birra a ogni tifoso presente (c’erano 81.365 spettatori, ndr). Una promessa mantenuta immediatamente visto nei vari stand fuori lo stadio, infatti, è comparsa la scritta: “Grazie per questi anni meravigliosi e per il supporto che mi avete dato! La birra d’addio la offro io. Il vostro Marco”.

Reus: “Il Borussia è stato la mia seconda famiglia”

A freddo, nel post-partita, Reus ha salutato così: “Ho cercato di godermi tutto oggi: l’ultimo viaggio in autobus verso lo stadio, il riscaldamento, la partita… Ho detto ai ragazzi: questi sono i momenti in cui diventi davvero un calciatore. Sei molto lontano dalla tua famiglia e questa è la tua seconda famiglia. Ovviamente in questi 12 anni non ci sono stati solo alti, ma anche bassi. Ringrazio la gente che è stata sempre al mio fianco. L’addio dal Borussia? Succede a un certo punto nella vita che ci siano situazioni in cui ci si debba lasciare. Non c’è tempo per i pensieri negativi. Sono comunque incredibilmente grato alla società di avermi fatto vivere così tanti bei momenti qui”.

Reus: “La Champions? In 90′ tutto è possibile”

Il viaggio con la sua “seconda famiglia” non è ancora finito. Il 1° giugno Reus ha la possibilità di vincere quella Champions che gli sfuggì nel 2013 quando il Borussia fu battuto (2-1) a Wembley dal Bayern. “La fede deve essere senza limiti”, sottolinea. “Sarà una partita incredibilmente difficile, ma in 90’ tutto è possibile nel calcio”. Reus non dovrebbe appendere gli scarpini al chiodo. Dovrebbe andare a giocare da un’altra parte ma non ha svelato nulla sul suo futuro: “Voglio continuare perché penso di essere ancora bravo”.


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