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“Restiamo uniti”. I Paesi dell’Europa del Nord si preparano alla guerra con un manuale


"Restiamo uniti". I Paesi dell'Europa del Nord si preparano alla guerra con un manuale

L’allerta arriva via posta. L’aumento degli eventi meteorologici estremi e delle tensioni internazionali hanno spinto il governo svedese a preparare e a spedire ai suoi concittadini cinque milioni di copie di un manuale di sopravvivenza dal titolo “Se arriva la crisi o la guerra”. E gli abitanti della Svezia non sono gli unici ad essere stati aggiornati sulle procedure da seguire in caso di emergenza. Anche le autorità finlandesi, infatti, hanno appena pubblicato online un prontuario da consultare in caso di disastri sulla scia delle guide distribuite nel corso degli ultimi mesi da Danimarca e Norvegia.

L’allarme nei Paesi dell’Europa del Nord non è mai stato così alto. L’escalation di attacchi della Russia contro l’Ucraina ha spinto il presidente americano Joe Biden ad autorizzare il suo omologo Volodymyr Zelensky a colpire con armi Usa il territorio della Federazione. Una decisione definita da Mosca un “salto qualitativo” proprio mentre nelle stesse ore sono giunte le notizie della nuova dottrina nucleare del Cremlino e del sospetto doppio sabotaggio ai cavi sottomarini che collegano la Svezia alla Lituania e la Finlandia alla Germania.

Alla luce di questi sviluppi, la Svezia e la Finlandia, che sono di recente entrate nella Nato rinunciando ad una lunga neutralità, hanno dunque deciso di aggiornare i loro concittadini su come comportarsi in circostanze estreme. Come si legge nella dichiarazione rilasciata dall’agenzia svedese che ha curato la stesura degli opuscoli, il quinto dalla Seconda guerra mondiale, sarà posta “maggiore enfasi sui preparativi per il conflitto”. “Lo stato del mondo è peggiorato drasticamente negli ultimi anni. La guerra si svolge nelle nostre vicinanze. Gli eventi meteorologici estremi stanno diventando sempre più comuni”, recita il comunicato nel quale è contenuto anche un appello a restare “uniti” e ad “assumerci la responsabilità del nostro Paese” per fare fronte alle minacce. “Se veniamo attaccati, tutti devono contribuire a difendere l’indipendenza della Svezia e la nostra democrazia. Costruiamo la resilienza ogni giorno, insieme“.

I prontuari distribuiti dai Paesi nordici, che non nominano la Russia di Vladimir Putin in maniera esplicita, spiegano con dovizia di particolari come gestire gli effetti dei conflitti bellici, delle interruzioni delle comunicazioni o di corrente e delle calamità naturali. Nel manuale preparato dalla Danimarca si apprendono i dettagli su acqua, cibo e medicine necessarie a sopravvivere ad una crisi per tre giorni. Tra gli alimenti e i farmaci indispensabili indicati nelle varie guide vi sono: acqua, scatolette di fagioli e di salsa bolognese, uova, patate, barrette energetiche, pasta e pillole di iodio per gli incidenti nucleari.

Il messaggio di allerta che i residenti dei Paesi nordici stanno ricevendo dai loro governi sorprende sino ad un certo punto. È da inizio anno infatti che, ad esempio, le autorità di Stoccolma mettono in guardia i loro cittadini dal possibile scoppio di un conflitto.

Gli esperti però fanno notare che, a differenza che in Finlandia, proprio in Svezia tale eventualità in passato è stata sottovalutata. Un concetto peraltro rimarcato dal ministero della Difesa civile svedese Carl-Oskar Bohlin, il quale ha affermato che la ricostruzione di una “difesa totale” nazionale sta procedendo troppo lentamente.


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