RESTART: “OK UNANIME A RIPARTIZIONE FONDI”. BIONDI, “ARRIVA A COMPIMENTO PERCORSO NATO NEL 2017” | Notizie di cronaca
ROMA – Dopo le roventi polemiche sulla ripartizione dei fondi tra L’Aquila e gli altri comuni del cratere sismico 2009, è stata raggiunta un’intesa sull’assegnazione delle risorse di Restart 1 e 2.
L’accordo è arrivato al termine del Comitato di Indirizzo del Programma di sviluppo Restart, “che ha segnato un importante passo avanti nel percorso di rilancio dei territori colpiti dal sisma del 2009”, si legge in una nota della Struttura di Missione Sisma Abruzzo 2009.
La proposta sarà ora sottoposta all’approvazione del CIPESS, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile.
Alla riunione hanno partecipato, il coordinatore della Struttura di Missione Sisma 2009 Mario Fiorentino, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il coordinatore dei sindaci del Cratere e sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio, i responsabili degli uffici speciali ricostruzione comuni del cratere e L’Aquila, Usrc e Usra Raffaello Fico e Salvatore Provenzano, Alessandra De Angelis per il MIMIT e il dirigente amministrativo della Struttura di Missione Daniele Perchiazzi.
Tutti i partecipanti – si legge ancora nella nota – hanno condiviso l’ipotesi di ripartizione della dotazione finanziaria complessiva residua del programma Restart 1, pari a oltre 42 milioni di euro, in particolare, 7,8 milioni saranno destinati al Comune dell’Aquila, nell’ambito della Priorità B – Turismo e Ambiente, mentre quasi 35 milioni di euro andranno ai Comuni del cratere per la realizzazione di quattro Piani di Indirizzo Territoriali (PIT), strumenti chiave per lo sviluppo locale.
I quattro PIT riguardano progetti ad alto valore territoriale e ambientale: “Gran Sasso Outdoor & Benessere” dell’Ambito Operativo 3 (€ 8.280.000,00); “Il Cammino delle genti” dell’Ambito Operativo 7 (€ 9.902.176,89); “La Rinascita” dell’Ambito Operativo 8 (€ 11.850.816,22); “Altopiano delle Rocche – Terre montane tra sport e natura” dell’Ambito Operativo 9 (€ 4.891.480,00).
Nel corso della riunione, è stato inoltre approvato il riutilizzo dei residui di competenza della Regione Abruzzo, pari a € 3.114.743,24, da destinare a tre nuovi progetti con ricaduta trasversale.
Tra questi, il completamento e la realizzazione dei servizi accessori della Pista ciclabile naturale del Gran Sasso, che diventerà un volano di promozione turistica e territoriale.
Un altro punto saliente della riunione è stata l’adozione della proposta di riparto delle risorse del programma Restart 2, seconda fase del piano di sviluppo, a valere sul 4% per cento dei costi della ricostruzione edilizia, utili a finanziare progetti di sviluppo economico, culturale, ambientale e sociale, di valorizzazione delle risorse locali per la crescita sostenibile.
È qui che si è consumato lo scontro più acceso tra il Comune dell’Aquila e quelli del cratere sulla ripartizione, indicata nel 60% per il capoluogo regionale e del 40% per i restanti comuni.
E oggi, secondo quanto riportato nella nota, si prevede l’attribuzione di € 74.750.582,74 per il Comune dell’Aquila e € 4.884.937,26 per i Comuni del cratere, “in applicazione di un criterio di compensazione condiviso da tutti i partecipanti”, viene sottolineato.
Commenta il coordinatore della Struttura di Missione Sisma 2009 Fiorentino: “Questo lavoro congiunto di condivisione e collaborazione istituzionale tra tutti gli attori coinvolti è un grande risultato, che dovrà ora essere sottoposto all’approvazione del Cipess. Il rafforzamento dei piani di sviluppo del Comune dell’Aquila e dei Comuni del cratere è una condizione essenziale per consolidare la ripresa economica e sociale dei territori colpiti dal sisma e costruire nuove opportunità di crescita sostenibile”.
In una nota Biondi commenta: “Finalmente arriva a compimento un percorso nato nel 2017, quando mi sono insediato come sindaco dell’Aquila e ho registrato che il Governo di allora trattava i comuni come gli ‘ultimi della classe’, senza linee specifiche di finanziamento che li riguardassero. Da allora decidemmo di far partire un processo di condivisione con le aree omogenee per progetti congiunti di sviluppo territoriale. Oggi quel processo arriva a compimento e sono fiducioso che grazie alla sinergia tra Governo, Struttura di missione, Regione e comuni del cratere, saremo in grado di accompagnare la ricostruzione fisica dei luoghi con strategie efficaci di sostegno socio-economico di medio-lungo periodo”.
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