Respiro, perché imparare a controllarlo permette di vivere più a lungo
Tra impegni di lavoro, centinaia di notifiche, passaggi rapidi tra le app dello smartphone e tendenza al multitasking, sempre più persone perdono ogni giorno la concentrazione con importanti conseguenze, anche negative, sulla quotidianità e qualità della vita.
È uno studio dell’Università della California a rivelare che siamo passati da una soglia dell’attenzione di 2 minuti e mezzo, nel 2003, a una di 47 secondi dopo soli 10 anni, influenzando in modo importante il modo di pensare e agire. La capacità di rallentare e dedicarsi al proprio benessere sembra essersi smarrita e, per sopperire a tale problema, in molti hanno deciso di ritrovare il proprio equilibrio avvalendosi di metodi alternativi come la mindfulness e il breathwork: e se la prima soluzione è traducibile in consapevolezza, la seconda sfrutta il potere del respiro consapevole per calmare la mente e dare una direzione.
I benefici del breathwork
Tim Robberts
«Il breathwork è l’arte di usare il respiro per modulare lo stato mentale ed emotivo. Anche se è un gesto naturale, spesso respiriamo in modo superficiale o irregolare, soprattutto sotto stress: tratteniamo il fiato senza rendercene conto o respiriamo in modo affannoso, alimentando tensione e affaticamento. Una respirazione corretta è diaframmatica: lenta, profonda e regolare. Questo permette di ossigenare meglio il corpo, calmare la mente e riequilibrare il sistema nervoso», afferma Virginia Gambardella, insegnante di mindfulness, divulgatrice e autrice di Un anno per rinascere e del podcast tressessanta sui temi della mindfulness e del benessere, aggiungendo: «Il respiro influenza direttamente il battito cardiaco, il sistema nervoso e i livelli di stress, fattori chiave per la longevità. Studi dimostrano che una respirazione lenta attiva il sistema parasimpatico, riducendo cortisolo e infiammazione, entrambi legati a malattie croniche come ipertensione e disturbi cardiovascolari. Respirare in modo corretto, quindi, non solo calma la mente ma protegge anche il corpo dall’invecchiamento precoce».
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