Puglia

respinto ricorso boss di Bitonto

Non lascerà il carcere il boss di Bitonto, Domenico Conte, condannato a 20 anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico di droga, spaccio, aggravati dal metodo mafioso. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione che hanno respinto il ricorso presentato dal suo legale, l’avvocato Dario Vannetiello.

Stessa decisione per altri 29 imputati, le cui condanne comprese tra 18 e 2 anni sono dunque definitive. Accolti invece i ricorsi di Giovanni Di Cosimo, assistito dall’avvocato Andrea Melpignano, per il quale la pena è stata ridotta a 8 anni e 2 mesi, rispetto ai 13 anni e 4 mesi del secondo grado, e del 30enne Cosimo Liso, difeso dall’avvocato Massimo Chiusolo, per il quale è stato disposto un nuovo giudizio per quantificazione della pena, dinanzi ad un’altra sezione della Corte d’Appello di Bari.

Nel 2022 il blitz della Squadra Mobile di Bari che documentò un sistema di spaccio e ruoli precisi: capi, pusher (anche minorenni), vedette e donne incaricate della custodia di denaro e sostanze. Il clan, fu ricostruito, aveva creato il quartier generale nella zona 167 e la piazza di spaccio del Ponte, costantemente sorvegliati da guardie armate sui tetti, protetti da portoni blindati e monitorati da telecamere installate abusivamente. Avrebbero così controllato ingressi e movimenti, prevenendo blitz delle forze dell’ordine e picchiate di altri clan. Le indagini presero il via a settembre 2017, durante una fase di conflittualità tra clan, che culminò nella sparatoria del 30 dicembre 2017, in cui perse la vita l’anziana Anna Rosa Tarantino, colpita accidentalmente di ritorno dalla messa.




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