“Residenza San Martino”, opportunità per studenti e lavoratori
PORDENONE – “Un’opportunità per studenti, lavoratori e per la Pordenone universitaria di domani” così il Sindaco Alessandro Basso a margine della conferenza stampa ti presentazione della Residenza San Martino svoltasi questa mattina, presso il Seminario diocesano di Pordenone. La Residenza sarà una struttura rivolta a studenti fuori sede, giovani lavoratori, docenti e personale sanitario. Il progetto nasce all’interno del Seminario stesso e rappresenta una risposta moderna ed efficace alle esigenze abitative legate al mondo universitario e professionale.
Presenti all’incontro le autorità religiose, tra cui S.E. Mons. Giuseppe Pellegrini, Vescovo della Diocesi di Concordia-Pordenone, e il Sindaco di Pordenone, che ha espresso parole di grande apprezzamento e fiducia verso l’iniziativa.
“Quella presentata oggi – ha dichiarato il Sindaco – è molto più di una nuova residenza. È un messaggio chiaro: Pordenone vuole essere sempre di più una città accogliente, attrattiva e universitaria. La Residenza San Martino è una risposta concreta a un bisogno reale che ci è stato più volte segnalato: quello di alloggi per studenti fuori sede, ma anche per insegnanti, supplenti, infermieri e lavoratori temporaneamente presenti sul territorio. Oggi diamo forma a un progetto che unisce accoglienza, qualità, servizi e attenzione sociale.”
Nel suo intervento, il Sindaco ha voluto sottolineare anche il valore simbolico e culturale dell’iniziativa: “È un’opportunità unica anche sotto il profilo del rapporto tra Chiesa, città e comunità. Ringrazio sinceramente il nostro Vescovo, Mons. Giuseppe Pellegrini, per la sua capacità di leggere i bisogni del territorio e di interpretare una Pordenone proiettata nel futuro. Questo progetto nasce da una visione condivisa: creare spazi che non siano solo strutture ma luoghi di vita, di crescita, di relazione. È significativo che ciò avvenga dentro al Seminario: un luogo ricco di storia che si apre al domani.”
La nuova residenza rientra in una strategia più ampia promossa dall’Amministrazione Comunale, volta a sostenere lo sviluppo dell’offerta formativa universitaria a Pordenone, in particolare in vista dell’avvio dell’università presso il Valle Center.
“Stiamo lavorando per costruire una Pordenone che sappia offrire non solo percorsi di studio di alto livello, ma anche condizioni adeguate per poterli vivere al meglio – continua il primo cittadino – alloggi che siano dignitosi, accessibili, ben collegati e integrati nella vita urbana sono non solo un diritto ma anche una necessità. La Residenza San Martino risponde a questa esigenza, e lo fa con uno stile e una visione che ci rappresentano pienamente.”
Il Sindaco ha anche annunciato interventi urbanistici e infrastrutturali che collegheranno in modo efficiente la nuova residenza con gli spazi universitari: “abbiamo previsto un progetto urbanistico che metta in connessione questo spazio con il Valle Center e gli altri poli di studio cittadini. Interverremo con soluzioni concrete per migliorare la viabilità, i collegamenti ciclabili e il trasporto pubblico. Immaginiamo una sorta di filo conduttore che vada a unire Via Prasecco, il Seminario, per arrivare al cuore pulsante della futura università, creando una rete di mobilità al servizio degli studenti e dei cittadini.”
Infine Basso ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione nel sostenere e accompagnare questo percorso: “come Amministrazione ci saremo, passo dopo passo. Saremo presenti non solo con il nostro sostegno istituzionale ma anche con azioni concrete: dalla pianificazione urbanistica all’inclusione del progetto nelle nostre politiche per l’abitare e per i giovani. Per noi questa è una tappa fondamentale di un percorso che guarda a ‘Pordenone Capitale 2027’ e a una ‘Pordenone città felice’. È anche una risposta forte al tema della ricettività che rappresenta una delle sfide più urgenti per il futuro della città.”
“Siamo di fronte a un punto di partenza. Un gesto concreto, intelligente, generoso. E per questo – ha concluso – ringrazio ancora Mons. Pellegrini e tutta la Diocesi che hanno saputo cogliere lo spirito di una Pordenone che vuole crescere, includere, accogliere. Insieme possiamo farlo.”