Ambiente

Requirente e giudicante, i dubbi sulla riforma

La lettura del disegno di legge costituzionale relativo alla separazione delle carriere tra magistratura giudicante e magistratura requirente è necessaria per distinguere gli effetti strutturali di lungo periodo dalla congiuntura politica, evitando di essere vittime della vulgata in base alla quale, così facendo, si creerebbe quella terzietà del giudizio a oggi messa in discussione, secondo taluni, dalla unicità dell’ordine giudiziario.

A me, viceversa, appare fuorviante insistere sulla dicotomia “giudicante” – “requirente” (peraltro già oggi esistente e regolata da norme precise), ritenendo, al contrario, necessario enfatizzare, ancor di più, il concetto di “imparzialità” che è, come noto, alla base dello svolgimento delle funzioni giudiziarie.

La sensazione è che si privilegi la riforma (?) a effetto, utile solo per qualche comparsata convegnistica, a interventi mirati che potrebbero davvero apportare quelle modifiche necessarie a un migliore funzionamento del sistema, in particolar modo sulla tempistica complessiva dei procedimenti e sull’ intransigenza nei confronti di chi, con il proprio comportamento, metta in discussione l’autorevolezza dell’intera magistratura.

Tra l’altro, enfatizzare ancor di più il concetto (ripeto, già esistente) di separatezza della magistratura requirente comporta, seppur indirettamente, una imponente pericolosità nel rapporto con la Polizia giudiziaria (di cui all’articolo 109 della Costituzione, non toccato dal disegno di legge) con il serio rischio di indagini monodirezionali, in cui il PM non si occuperà di svolgere accertamenti su fatti e circostanze a favore dell’indagato (art. 358 cpp).

Poiché non voglio nemmeno lontanamente ipotizzare una esaltazione dello Stato di polizia, spero proprio che vi sia tempo per riflettere sugli effetti strutturali delle norme costituzionali che si vorrebbero introdurre e, soprattutto, che non si venga sopraffatti da quelle barriere ideologiche che tanta dannosità possono apportare nel tessuto sociale.


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