Scienza e tecnologia

‘Rendono i giochi più divertenti’, dice Guillemot


Oltre ad aver risposto agli azionisti preoccupati per le polemiche woke riguardanti Assassin’s Creed Shadows, Yves Guillemot ha affrontato il tema microtransazioni, secondo la sua opinione un aspetto capace di rendere “più divertente” l’esperienza videoludica.

Discutendo con gli investitori dell’azienda francese, il CEO ha dichiarato che le microtransazioni “nei giochi premium rendono l’esperienza di gioco più divertente, facendo dunque implicito riferimento a titoli come gli ultimi Assassin’s Creed che, pur essendo venduti a prezzo pieno, permettevano di spendere in microtransazioni. “Questo è sempre facoltativo”, sottolinea Ubisoft, ma ai giocatori piace pagare per “personalizzare i propri avatar o progredire più rapidamente”.

Per quanto sia vero che una minoranza di giocatori non si fa troppi problemi ad investire in microtransazioni, c’è da dire che molti utenti non sono per niente fan di questa pratica, quantomeno nei giochi premium. “Trovo sconcertante che Ubisoft abbia implementato microtransazioni terribili in ognuno dei suoi giochi tripla A, afferma ad esempio un aspro thread su Reddit con oltre 2.000 voti positivi. “Letteralmente, con quasi tutti i titoli tripla A che hanno pubblicato negli ultimi dieci anni hanno trasformato i loro giochi in questo terrificante mix fatto di avidità, banconote e fotocopiatrici”, aggiunge un altro. “Quanto sono pessime le microtransazioni?”, si lamenta un utente di Steam nella pagina di discussione di Assassin’s Creed Shadows. “Non sopporto quando [le aziende] ci riempiono di tutte queste microtransazioni”.


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