Friuli Venezia Giulia

renderemo inaccessibili le zone dell’ex Safau e in via Buttrio


Un incontro per dare risposte ai cittadini che “da tempo segnalano situazioni pericolose nei pressi di aree ormai abbandonate, purtroppo di proprietà privata” e “individuare alcune azioni da intraprendere nell’immediato per garantire la sicurezza”. Le zone della città, che sono state prese in considerazione, sono quelle limitrofe a vaste aree dismesse, in particolare l’ex Safau e la zona di Udine Est, nei pressi di via Buttrio. Entrambe sono da tempo osservate speciali, sia dal Comune di Udine, sia dalla Prefettura.

Che cosa verrà fatto

Il piano proposto dal prefetto, Domenica Lione, prevede, in prima battuta, il rafforzamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Fino al 10 di marzo si potrà anche contare sull’ordinanza che ha istituito “le zone rosse” che ha rafforzato i controlli in diverse parti della città.

Inoltre, è prevista una ricognizione, coordinata dal Comune, per mettere in campo misure di difesa passiva. In pratica, con delle azioni urgenti e non ordinarie, verrà “ripristinata l’impenetrabilità delle strutture poste in area privata, in modo da poter garantire da subito una maggiore sicurezza e disincentivare ingressi abusivi” ha detto l’assessora alla Polizia Locale Rosi Toffano che ha poi proseguito: “Le aree sono vaste ma è possibile effettuare interventi per scoraggiare ingressi abusivi: interventi in muratura, recinzioni e illuminazione”. 

Le dichiarazioni

“Si è trattato di un incontro molto positivo che abbiamo sollecitato con urgenza per dare risposte ai cittadini che da tempo segnalano situazioni pericolose nei pressi di queste zone ormai abbandonate, purtroppo di proprietà privata” illustra l’assessora alla Polizia Locale Rosi Toffano. “Era fondamentale avere tutti i proprietari attorno allo stesso tavolo per coordinare una strategia congiunta. Il Comune coordinerà i sopralluoghi tecnici riguardo agli interventi strutturali urgenti e collaborerà, come fatto fino ad adesso, con le forze dell’ordine per garantire un maggiore presidio della zona. Non è escluso che richiederemo, eventualmente alcuni abbattimenti di piccoli stabili” afferma l’assessora.

“Il Comune coordinerà un sopralluogo insieme ai proprietari per censire i varchi e le aperture che consentono ai malintenzionati di trovare rifugio per esercitare attività illecite. Verrà fatto un censimento sotto nostro coordinamento e poi lo presenteremo in Prefettura” aggiunge l’assessore alla Pianificazione Territoriale Andrea Zini. “È chiaro che la soluzione a lungo termine è quella di dare nuova vita e destinazione a delle aree che attendono da troppo tempo una rigenerazione urbana – ha concluso l’esponente della giunta De Toni -. Su questo stiamo lavorando in prima persona e siamo a disposizione per mettere a sistema gli interlocutori privati interessati a investimenti di questo tipo”.


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