Regione Umbria, alta tensione per la giunta Proietti
Incontri che saltano uno dopo l’altro, da giorni. Telefoni surriscaldati. L’asse Perugia-Roma (passando per Foligno) che d’improvviso diventa trafficato come l’adriatica al primo sole di maggio. Leader nazionali tirati in ballo. Tensione alle stelle. E, tra le mille ipotesi che circolano, anche quella deleghe “a sorpresa”.
Il fine settimana del Patto Avanti si è un filo complicato dopo la scelta di Stefania Proietti, nuova presidente della Regione Umbria, di far saltare il tavolo per la costruzione della nuova giunta e di cambiare l’assegnazione delle deleghe.
E dopo il colpo di scena che M. Night Shyamalan sogna di scrivere da una vita la situazione sembra addirittura virare verso il western. L’incontro di domenica 15 dicembre salta (è il terzo in tre giorni) e oltre alle deleghe ora sembra in discussione anche il famoso schema consolidato – due assessori al Pd, uno ad Avs, uno a Umbria Domani, uno al Movimento 5Stelle – per la giunta di Stefania Proietti.
I ben informati parlano di interventi diretti di Conte, Fratoianni e Bonaccini per tentare di sbloccare la situazione. Ma la situazione tra Stefania Proietti e la sua coalizione (Umbria Domani esclusa, ovviamente) è ancora quella di venerdì sera. Anzi, meglio: dicono la presidente abbia ipotizzato l’assegnazione senza consultazioni. In altre parole: “deleghe a sorpresa”. Una prospettiva tutt’altro che gradita ai partiti. A cominciare dal Partito Democratico e dal suo segretario, Tommaso Bori, che ha visto la delega alla sanità – pietra d’angolo della campagna elettorale della Proietti e della politica del Pd di Elly Schlein – rimessa in discussione. Stessa cosa per il Movimento 5Stelle e Thomas De Luca con l’ambiente.
Domani è un altro giorno. Forse un incontro, forse uno scontro, forse deleghe a sorpresa. E il 19 dicembre – giorno della prima seduta del consiglio regionale – cosa succederà? Un salto nel vuoto? Perché l’effetto domino, una volta partito, è molto difficile da fermare.
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