Regione, dal questionario alla maggiore integrazione: via al riassetto della dirigenza
di Daniele Bovi
Tre mesi e mezzo per riorganizzare l’assetto dirigenziale della Regione. È questo il termine stabilito dalla giunta con una delibera – adottata nelle scorse ore – con la quale si porta avanti il percorso di revisione dell’organizzazione interna dell’ente. Riorganizzazione che per ora riguarda il primo livello, mentre in futuro si passerà al secondo.
Il percorso Secondo quanto spiega nell’atto Palazzo Donini, la riorganizzazione risponde a obiettivi di efficienza, modernizzazione e aderenza alle priorità del programma di governo. L’intervento si inserisce in un percorso già avviato, in particolare con la riduzione delle Direzioni da cinque a quattro, con funzioni accorpate e ridefinite. In questo modo, la Giunta punta a «un riassetto complessivo delle strutture regionali che sia il più funzionale e coerente possibile con gli obiettivi strategici».
Gli obiettivi Tra questi ultimi, la Regione indica la necessità di migliorare l’efficacia e l’efficienza amministrativa, affrontare la crescente complessità dei compiti istituzionali e potenziare l’integrazione e il coordinamento tra le funzioni, con una particolare attenzione a temi trasversali come digitalizzazione, partecipazione e gestione dei fondi. «Occorre approvare un modello organizzativo snello, efficiente e adeguato all’evoluzione della domanda di servizi da parte di cittadini e imprese». In particolare andrà superata «l’attuale logica della rigida attribuzione dei processi alle strutture di vertice e determinando le condizioni per la semplificazione e l’integrazione dei processi di lavoro». Altre direttrici chiave saranno la valorizzazione delle competenze esistenti e i processi di mobilità interna.
Il metodo Sul piano metodologico, il percorso partirà da un’analisi dell’attuale distribuzione delle funzioni per individuare ostacoli e criticità. In particolare sarà creato un questionario interno per rilevare il clima organizzativo e coinvolgere il personale nella ridefinizione degli assetti. Il coinvolgimento attivo dei dipendenti secondo Palazzo Donini è «fondamentale» per garantire l’efficacia del cambiamento. Il questionario in particolare consentirà di «raccogliere i feedback dei dipendenti regionali rispetto all’ambiente di lavoro, alla corrispondenza delle competenze professionali con la struttura di assegnazione e con le mansioni attribuite, al grado di soddisfazione e di fiducia nell’Amministrazione, alla utilizzazione delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie».
Numeri e scadenze A oggi, la dotazione organica conta 55 dirigenti, di cui 49 con posizioni istituite e 36 a tempo indeterminato. Sono inoltre presenti 231 posizioni di Elevata qualificazione. Molti incarichi dirigenziali sono in scadenza al 30 aprile 2025 e così, in attesa della revisione, la giunta ha disposto la proroga degli incarichi a tempo indeterminato fino al 31 luglio 2025, «in quanto strettamente necessaria alla conclusione dell’intervento di riorganizzazione». Analogamente, gli incarichi di Elevata qualificazione sono prorogati fino al 30 settembre 2025 per consentire la riorganizzazione di secondo livello una volta completata quella dirigenziale. Nei prossimi mesi verranno completate le analisi, avviate le procedure di manifestazione di interesse per i nuovi incarichi e definite le proposte di revisione. A settembre, una volta assegnati i nuovi incarichi dirigenziali, si procederà alla riorganizzazione delle posizioni Eq.
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