Basilicata

Reggio, processo Helios, assolti Nucera e Castorina

Tentata corruzione e tentata concussione, queste le accuse nei confronti dei due politici, Nucera e Castorina, assolti al processo Helios


REGGIO CALABRIA – “Nessuna minaccia, nessuna pressione”: assolto con formula piena il Consigliere Metropolitano Antonino Castorina dall’accusa di tentata concussione nel processo Helios. Dello stesso tenore anche l’assoluzione dell’ex consigliere regionale Giovanni Nucera (dall’accusa di tentata corruzione).

Una sentenza netta, che non lascia spazio a dubbi. Il Tribunale Penale di Reggio Calabria ha così assolto nella tarda serata di ieri i due politici rimasti invischiati nel procedimento avviato nel 2020 e che vedeva tredici indagati nell’operazione condotta dalla Dda di Reggio Calabria, diretta a focalizzare i rapporti tra imprenditori vicini a cosche e pubblica amministrazione. Presieduto dal Presidente Silvia Capone, il collegio giudicante ha smontato, pezzo dopo pezzo, l’impianto accusatorio costruito dalla Procura.

Secondo l’accusa, Castorina, nella sua veste di Consigliere, con delega al Bilancio avrebbe abusato del suo ruolo istituzionale tentando di esercitare pressioni sulla società appaltatrice A.SE S.p.A. (AVR). L’obiettivo? Secondo la tesi accusatoria, ottenere vantaggi personali, come l’assunzione di personale “segnalato”, mediante minacce più o meno velate: ispezioni, controlli sugli atti di gestione, e persino la riduzione dei fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali.
Tra i presunti destinatari delle pressioni, figuravano nomi di spicco della società: Claudio Nardecchia, amministratore, ed Enzo Romeo, responsabile per la Calabria.

Ma in aula è andata diversamente. La difesa di Castorina, affidata all’Avvocato Natale Polimeni del Foro di Reggio Calabria e al Professore, Avvocato Vittorio Manes del Foro di Bologna, ha demolito l’impianto accusatorio con una linea precisa e incisiva. Nessuna minaccia, nessun incontro provato, nessuna richiesta, nessun nome indicato, nessun atto concreto da cui si evinca la volontà di condizionare la società. E, soprattutto, è stato chiarito come Castorina non avesse alcun potere effettivo di intervenire sugli stanziamenti di bilancio.

«È una sentenza che ristabilisce la verità e l’onorabilità di un uomo delle istituzioni», hanno commentato con soddisfazione i legali Manes e Polimeni all’uscita dall’aula. «Fin dall’inizio eravamo convinti dell’assoluta infondatezza delle accuse».


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