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“Referto pronto”: ecco come è morto Ozzy Osbourne

La leggenda dell’heavy metal Ozzy Osbourne è morto il 22 luglio 2025 all’età di 76 anni nella sua residenza nel Buckinghamshire, nel sud dell’Inghilterra. Dopo giorni di speculazioni e ipotesi sulla sua scomparsa, è stato reso pubblico il certificato medico di morte, che chiarisce definitivamente le cause del decesso: un infarto acuto, seguito da arresto cardiaco.

Nessun mistero sulla morte

Il referto medico, diffuso da diversi media britannici e internazionali, ha messo a tacere le voci di presunte circostanze “misteriose” attorno alla sua morte, comprese le ipotesi infondate di eutanasia avanzate da un biografo senza prove. Il documento ufficiale indica chiaramente non solo la causa primaria del decesso, ma anche alcune patologie pregresse, tra cui una malattia coronarica e le complicazioni degenerative del morbo di Parkinson, diagnosticato all’artista già nel 2019. Alla voce “occupazione”, il certificato lo definisce come “rock legend, songwriter and performer“, riconoscendone l’impatto storico e culturale nel mondo della musica.

Le condizioni di salute e il concerto d’addio

Ozzy Osbourne da tempo combatteva con diversi problemi di salute. Gli eccessi degli anni ’70 e ’80, uniti alla lunga battaglia contro il Parkinson, avevano indebolito il fisico dell’ex frontman dei Black Sabbath. Tuttavia, nonostante le difficoltà, era riuscito a salutare il suo pubblico in occasione di un ultimo, emozionante concerto-tributo tenutosi il 5 luglio allo stadio Villa Park di Birmingham, sua città natale.

In quell’occasione, accompagnato dai compagni storici della band — Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward — Ozzy si era esibito in cinque brani, restando seduto per via delle sue condizioni, ma lasciando un segno indelebile nei cuori dei fan. Sul palco, anche gruppi leggendari come Metallica, Aerosmith e Guns N’ Roses, accorsi per omaggiarlo.

L’ultimo saluto

Birmingham, la città che lo aveva visto nascere artisticamente e umanamente, gli ha dedicato un grande corteo funebre pubblico tra musica e ricordi, seguito da una cerimonia privata a Gerrards Cross, vicino alla sua residenza. Alla funzione hanno partecipato la moglie Sharon Osbourne, i figli e un ristretto gruppo di amici e colleghi, tra cui Elton John, James Hetfield dei Metallica e il cantante britannico Yungblud.

Un’eredità immortale

Con la scomparsa di Ozzy Osbourne se ne va non solo un artista straordinario, ma una figura iconica capace di influenzare intere generazioni.

Dalla fondazione dei Black Sabbath, considerati pionieri dell’heavy metal, fino alla sua longeva carriera da solista, Ozzy ha attraversato decenni di musica, scandali, trasformazioni e successi, diventando un simbolo del rock più autentico e ribelle. Il suo ricordo sopravvive non solo nei dischi e nelle esibizioni leggendarie, ma anche in quel mix di umanità e follia che lo ha reso, per sempre, il “Principe delle Tenebre”.


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