Referendum, Occhiuto voterà no, ma andrà alle urne
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto non seguirà le indicazioni di partito che per il referendum dell’8 e 9 giugno invitano all’astensione. Voterà no ai cinque quesiti ma parteciperà al voto
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto non si asterrà. Ai referendum abrogativi dell’8 e del 9 giugno voterà – scegliendo il ‘no’ come risposta ai cinque quesiti – ma si recherà alle urne. La conferma arriva dalla Cittadella.
OCCHIUTO AL VOTO AL REFERENDUM
Una scelta, quella del presidente Occhiuto, che è in controtendenza rispetto alla posizione di Forza Italia, partito del quale è anche vicepresidente nazionale. Il leader Antonio Tajani, come gli alleati Fratelli d’Italia e Lega, ha invitato all’astensione. Un astensionismo «politico» ha detto Tajani, perché «non condividiamo la proposta referendaria». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che lei andrà alle urne ma non ritirerà le schede, invece, scelta comunque che ai fini pratici ha lo stesso effetto del non recarsi alle urne: non si partecipa alla formazione del quorum. Che è poi il principale ‘avversario’ dei promotori del referendum: gli ultimi due, abrogativi, non l’hanno raggiunto. Nel centrodestra solo ‘Noi Moderati’ andrà a votare (scegliendo cinque ‘no’).
LA DECISIONE DEL GOVERNATORE
La decisione di Occhiuto nasce da una valutazione che investe il suo ruolo e il trend storico di partecipazione elettorale dei calabresi. Rappresentando un’istituzione, in una regionale nella quale c’è storicamente un’alta percentuale di astensionismo, il governatore ha spiegato ai suoi che ritiene giusto recarsi alle urne.
Una posizione che incrocia quella dei vescovi calabresi – Savino e Oliva, gli ultimi in ordine di tempo – che senza esprimere orientamenti sul voto, hanno invitato nelle scorse ore a partecipare al voto, ribadendo che si tratta di un «dovere civico».
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