Umbria

Referendum, a Perugia anche i Modena City Ramblers per la chiusura della campagna


Si concluderà venerdì 6, con un evento in piazza IV Novembre a Perugia, la campagna referendaria dei Comitati per il Sì. A partire dalle 21, la serata finale nel capoluogo umbro vedrà esibirsi gli 88 Folli e i Modena City Ramblers. All’iniziativa, oltre alla musica, interverranno rappresentanti del Comitato nazionale per il Sì per rilanciare i contenuti dei cinque quesiti referendari sul lavoro e la cittadinanza, in vista della consultazione dell’8 e 9 giugno. In contemporanea, altri appuntamenti di chiusura si svolgeranno nei principali centri della provincia.

Gli eventi La serie di eventi prende il via mercoledì con iniziative a Padule di Gubbio (ore 18), Spoleto (18), Sanfatucchio di Castiglione del Lago (19.30) e Umbertide (20.45). Giovedì 5 giugno sarà la volta di Gualdo Tadino (18), Città di Castello (18), Foligno (18.30) e Marsciano (21). L’ultima tappa sarà appunto nel capoluogo regionale.

Laura Migliorati e Simone Pampanelli

I TEMI AL CENTRO DEI CINQUE REFERENDUM

La conferenza stampa A presentare il calendario delle iniziative è stato mercoledì il segretario generale della Cgil di Perugia, Simone Pampanelli, nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera del lavoro insieme a Laura Migliorati del Comitato provinciale per il Sì. «Siamo partiti rompendo un muro del silenzio importante – ha dichiarato Pampanelli – abbiamo costituito comitati in quasi tutti i comuni della provincia, migliaia di volantinaggi, centinaia di iniziative».

IL QUESITO SUL JOBS ACT

Pampanelli Il Comitato ha inoltre annunciato che garantirà la presenza dei propri rappresentanti in ognuna delle 706 sezioni elettorali del territorio provinciale. «Ora sta ai cittadini esercitare il loro diritto al voto – ha detto Pampanelli – sarà una battaglia democratica importante e la vinceremo, perché le persone per vivere devono e vogliono lavorare, ma per lavorare non vogliono e non devono rinunciare né alla libertà né alla dignità».

IL QUESITO SUI LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI

Norme sbagliate Secondo Pampanelli, i referendum rappresentano «un’opportunità concreta per abrogare norme sbagliate e restituire centralità ai diritti dei lavoratori e alla cittadinanza». Ha quindi sottolineato come, già nel corso della campagna, il percorso referendario abbia avuto un forte impatto politico e sociale: «I referendum hanno rimesso al centro il principio stesso della democrazia. In un mondo in cui la ricchezza è detenuta da sempre meno mani e dove tutto viene sacrificato in nome del profitto, acquisisce un’importanza straordinaria anche solo l’idea che i cittadini, se sono maggioranza, possano invertire questa tendenza».

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