Redentore 2025: abiti e suoni tradizionali hanno pervaso Nuoro
Un’edizione ricca di colori e storia, ma segnata dall’assenza del tradizionale giogo di buoi e del gruppo di Orgosolo.
NUORO – Si è tenuta questa mattina nl Capoluogo barbaricino la tradizionale sfilata degli abiti tradizionali, evento clou della Festa del Redentore, un evento che ogni anno celebra la tradizione. Il corteo, che ha visto una numerosa partecipazione di pubblico e di gruppi folk, è stato un tripudio di colori e suoni, ma non sono passate inosservate alcune importanti assenze.

Redentore 2025 (foto Nieddu)
A dare il via alla sfilata è stato il gruppo Pro Loco Saludos di Nuoro. Tuttavia, per la prima volta, il corteo non è stato aperto dal tradizionale e imponente giogo di buoi. L’assenza è stata un colpo d’occhio notevole e ha una motivazione ben precisa: le restrizioni imposte a causa della dermatite bovina, che ha vietato la movimentazione degli animali e, di fatto, ha privato la sfilata di uno dei suoi simboli più iconici.

Abito tradizionale di Nuoro (foto Nieddu)
Dopo l’apertura, il corteo è proseguito con una successione di gruppi folk provenienti da varie zone dell’isola. Ognuno di loro, con i propri balli e cori, ha offerto al pubblico, sul sagrato della chiesa de Le Grazie, un’occasione unica per scoprire la diversità culturale dell’isola. A proposito di assenze, un’altra notata dal pubblico è stata quella del gruppo di Orgosolo.

Todde, Fenu e Demurtas (foto Nieddu)
Prima della sfilata dei cavalieri, il sindaco di Nuoro, Emiliano Fenu, la vicesindaco Natascia Demurtas e la presidente della Regione Alessandra Todde hanno ringraziato i gruppi per la loro partecipazione e il pubblico per la calorosa accoglienza. Il sindaco ha riaffermato il senso di ospitalità di Nuoro e ha toccato un tema di grande attualità, quello della guerra in Palestina. Le autorità hanno espresso la speranza per un cessate il fuoco, in una situazione definita di genocidio e sterminio. La loro presa di posizione, sottolineata anche dalla presenza di striscioni pro-Gaza e bandiere palestinesi tra il pubblico, è stata accolta da un fragoroso applauso.

Carabinieri in alta uniforme al Redentore (foto Nieddu)
La sfilata si è conclusa con l’atteso corteo di cavalieri e amazzoni, aperto da due carabinieri a cavallo in alta uniforme. Nel sagrato della Cattedrale, il vescovo Antonello Mura ha impartito la benedizione a diverse coppie di giovani in abito tradizionale. A tutti loro, il vescovo e il sindaco hanno donato un ricordo speciale: una calamita del Giubileo con la statua del Redentore e un libro della scrittrice nuorese Grazia Deledda.

Abiti tradizionali di Desulo (foto Nieddu)
La Festa del Redentore si conferma ancora una volta un evento di grande importanza per la Sardegna, un momento che unisce fede, tradizione e riflessione sui temi del nostro tempo, offrendo al pubblico un’esperienza indimenticabile.
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