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Red light therapy, del perché il trattamento con luce rossa è un vero toccasana

Non si tratta di moda passeggera priva di reali fondamenta: la terapia Led con luce rossa vanta molti benefici per la pelle, e non solo. Questo tipo di trattamento, orgogliosamente non invasivo, ha indubbiamente guadagnato popolarità grazie alle testimonianze di star fan della red light therapy, da Kourtney Kardashian, la quale già molti anni fa aveva condiviso su Instagram una story nella quale indossava una maschera a luce Led rossa, a Jessica Alba, Kate Hudson e Jennifer Aniston. Ma quali sono i reali effetti della red light therapy, peraltro evidenziati da una recente indagine di Fresha? Lo abbiamo chiesto a due esperte che, nei loro rispettivi studi, propongono con entusiasmo un protocollo Led con luce rossa.

La luce rossa penetra in profondità nella pelle e stimola la produzione di collagene.

La luce rossa penetra in profondità nella pelle e stimola la produzione di collagene.

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I benefici del trattamento Led a luce rossa

Red light therapy: è facile innamorarsene. Secondo la ricerca pubblicata da Fresha, il trattamento con luce rossa può ridurre i postumi da scottature solari, stimolare la crescita dei capelli, ridurre le rughe, ma anche minimizzare la visibilità delle cicatrici. Vero o falso?
Nell’esperienza della dottoressa Carmen Pisano, medico estetico rigenerativo e owner di Acaia Medical Center a Roma e Milano, «La luce rossa Led ha la capacità di penetrare più in profondità rispetto ad altre lunghezze d’onda della luce, fino al derma. Questo livello di penetrazione consente di stimolare la produzione di collagene e aumentare il flusso sanguigno, contribuendo alla rigenerazione cellulare e alla riduzione dell’infiammazione. Confermo che i benefici del trattamento includono pelle più luminosa, migliore elasticità cutanea, riduzione delle rughe e dei segni di invecchiamento, nonché un miglioramento dell’aspetto generale della cute. Risposta affermativa anche per la sua capacità di migliorare l’aspetto di esiti cicatriziali, favorire la crescita dei capelli e ridurre l’infiammazione (anche quella causata da scottature solari). Non esiste un ciclo standard di red light therapy: spetta allo specialista sanitario il compito di creare un programma cucito su misura delle esigenze personali. Quanto al post seduta (che, vi confermo, è rilassante e piacevole), meglio evitare l’esposizione diretta al sole, utilizzando sempre l’SPF 50».

Consigli d’uso per la red light therapy

Spiega la skin expert Yana Batalava, fondatrice di Yanabeaute a Milano: «la luce rossa Led è generalmente sicura per tutti i tipi di pelle, ma viene particolarmente consigliata a una tipologia cutanea con segni di invecchiamento già evidenti, oppure riportante danni solari e stati di infiammazione. Meglio, invece, evitarne l’uso in presenza di condizioni di salute quali la porfiria, ma anche se si assumono farmaci che aumentano la sensibilità alla luce, a causa del rischio di reazioni fotosensibili. Bene l’abbinamento della red light con luci Led di altri colori: è un ottimo modo per ottenere un protocollo di cura della pelle completo e sinergico, lavorando su più inestetismi e bisogni. Ad esempio la luce blu Led è efficace contro l’acne, grazie alle sue proprietà antibatteriche, mentre la luce Led verde può aiutare a ridurre le macchie e il rossore. Utilizzare più colori in una stessa seduta può quindi targettizzare diversi problemi cutanei simultaneamente, massimizzando i benefici del trattamento».


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