Recuperata dai fondali marini di Grignano una “rete fantasma”
06.07.2025 – 13.45 – “Ci sono volute diverse ore di lavoro e una decina di subacquei ieri per recuperare la “rete fantasma” di 150 metri che stava continuando a mietere vittime sui fondali di Grignano”. Lo riferisce l’Area Marina Protetta di Miramare con un post sulla propria pagina Facebook. “Un bel lavoro di squadra – si legge ancora – a cui abbiamo dato supporto con la nostra imbarcazione”. Le reti da pesca abbandonate in mare (perse o deliberatamente rilasciate) “sono un vero flagello per la biodiversità marina, provocando la morte di pesci, crostacei, molluschi, ma anche tartarughe, delfini e uccelli marini che vi rimangono impigliati. Il loro effetto è continuo, quotidiano, e può durare per decenni se non per secoli visti i materiali plastici resistenti e non degradabili di cui sono fatte le reti da pesca”. Si legge ancora: “Un effetto che nello specifico di questa rete era già stato documentato a danno di tanti organismi e a cui finalmente ieri, grazie allo sforzo congiunto, è stata messa la parola fine. Grazie dunque a tutte i volontari che ieri hanno contribuito a rendere il nostro Golfo un po’ più pulito e più sicuro per tutte le specie che lo popolano, e alle associazioni che lo hanno organizzato. In prima linea, durante l’importante intervento, LifeGate, Shoreline, Gruppo Sommozzatori della Guardia di Finanza, Fipsas Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee Nuoto Pinnato sezione FVG, L’Altritalia Ambiente Trieste, Sub Sea Club Trieste , Circolo pescasportivo Ghisleri, senza dimenticare il prezioso supporto di AcegasApsAmga per lo smaltimento del materiale recuperato.
[e.b.]