Salute

Record di morti per cocaina (come quelli per eroina), crescono gioco d’azzardo e dipendenze da videogame

E’ record di morti per cocaina in Italia che hanno raggiunto nel 2024 il massimo storico con il 35% dei decessi direttamente accertati per intossicazione acuta letale attribuibili a questa sostanza. Per la prima volta, il numero delle morti per questa sostanza accertati dalle Forze dell’ordine (80 casi), è infatti risultato equivalente a quello legato all’assunzione di eroina e oppiacei (81 casi). Aumenta anche l’uso di antidepressivi senza prescrizioni da parte dei giovanissimi, con un prevalenza più che doppia per le ragazze. Rimangono una minaccia costante nel mercato italiano le Nuove Sostanze Psicoattive (Nps). E se cala “leggermente” il consumo di sostanze psicotrope tra i giovani crescono sempre di più nuove dipendenze come quelle al gioco d’azzardo e ai videgame. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia appena pubblicata da Palazzo Chigi con la prefazione del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Alfredo Mantovano

L’allarme sui consumi in crescita di cocaina: record di morti

La cocaina si conferma una delle sostanze con il maggiore impatto sanitario e sociale in Italia. Come detto nel 2024 il 35% dei decessi direttamente accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito a questa sostanza, percentuale che risulta in progressivo aumento nel corso degli anni. La cocaina è responsabile del 30 per cento dei ricoveri ospedalieri legati a droghe (costante rispetto al 2023). Tra gli utenti in carico presso i SerD, il 23% fa uso di cocaina come sostanza primaria e il 3,3% di crack (cocaina base). Inoltre le analisi delle acque reflue urbane rivelano che la cocaina è la seconda sostanza psicoattiva illegale più consumata in Italia nel 2024, dopo la cannabis, con una stima media di circa 11 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti, valore in leggero aumento rispetto agli anni 2020-2022. Ancor più di alcol e tabacco, la cocaina è inoltre la sostanza più frequentemente associata al policonsumo. A conferma del trend in aumento dal 2020-2021, è da rilevare il costante aumento, tra le sostanze sequestrate nel mercato al dettaglio, dei campioni di crack con un’elevata concentrazione di principio attivo (attorno al 90 per cento).

La cannabis resta la droga più diffusa, ed è quattro volte più potente

Il consumo di sostanze psicotrope, rileva la Relazione, tra i giovani “appare leggermente diminuito” nel 2024 rispetto al 2023. Ma l’uso rimane massiccio: la cannabis continua ad essere la droga più diffusa e a questa sono riconducibili il 77% delle segnalazioni da parte delle forze di polizia per uso personale (dato stabile) e il 37% delle denunce per spaccio (in lieve calo rispetto al 2023). La cannabis è inoltre la sostanza primaria per il 13% degli utenti in carico presso i Servizi Dipendenze Patologiche (SerD). Nel 2024, l’analisi delle sostanze stupefacenti presenti nelle acque reflue urbane che arrivano ai depuratori ha evidenziato che cannabis e derivati restano le sostanze psicoattive più diffuse in Italia, con circa 52 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti: un dato stabile rispetto agli anni precedenti. Da evidenziare è inoltre il significativo aumento della concentrazione di Thc nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016 (dal 7% del 2016 al 29% del 2024), soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.

Tra i giovanissimi dilagano il gioco d’azzardo e le dipendenze digitali

Tra i ragazzi aumentano inoltre il gioco d’azzardo e le nuove dipendenze digitali: circa 1milione e 530 mila ragazzi, pari a circa il 62 per cento degli studenti, riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre oltre 1milione e 420 mila ragazzi lo hanno fatto nell’ultimo anno, “facendo registrare nel 2024 il dato più alto di sempre”, spiega il Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della presidenza del Consiglio dei ministri in un passo della relazione inviata al Parlamento. Ma anche il mondo dei videogiochi rappresenta criticità per molti ragazzi: più di 290 mila studenti minorenni hanno mostrato nel 2024 comportamenti a rischio con i videogame, spesso associati a reazioni emotive forti quando era preclusa loro la possibilità di giocare. Per quanto riguarda l’uso di Internet, invece, nel 2024 oltre 320 mila studenti hanno fatto un uso problematico del web, trascurando gli amici o perdendo ore di sonno per rimanere connessi, manifestando cattivo umore quando non era possibile avere accesso alla rete. “Una percentuale, quest’ultima, cresciuta nel periodo post-pandemia e rimasta stabile fino a oggi”, si spiega Quanto ai minorenni nel 2024 viene stimato che oltre 500mila studenti tra i 15 ed i 18 anni non ancora compiuti abbiamo fanno uso di tabacco. Mentre quasi 360mila hanno avuto almeno un episodio di intossicazione alcolica durante l’anno. In entrambi i casi c’è una maggior prevalenza tra le ragazze.


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